Bonus ascensori e montacarichi 2022: tutti i requisiti necessari per ottenerlo

Bonus ascensori e montacarichi | La legge di bilancio 2022 ha introdotto degli incentivi per abbattere le barriere architettoniche: tutti i dettagli

Tra le tante novità introdotte dalla Legge di bilancio 2022 è presenta anche un incentivo per abbattere le barriere architettoniche grazie alla costruzioni di ascensori o di montacarichi.

bonus ascensori
bonus ascensori (Pixabay)

Per poter beneficiare di tale misura è necessario che il condominio sia già esistente e che la cabina sia in regola con gli standard stabiliti dalla legge.

Dunque, deve essere profonda almeno 1 metro e 20 centimetri e larga 80 centimetri, con la porta con una luce netta minima di 75 centimetri posta sul lato corto. Inoltre, davanti alla cabina ci deve essere almeno 1 metro e 40 di spazio libero. Le porte devono rimanere aperte almeno 8 secondi e chiudersi in minimo 4 secondi. Per finire, al piano, le porte devono stare sempre chiuse quando l’ascensore è fermo.

L’installazione dell’ascensore con agevolazione fiscale fa parte delle opere rientranti nel bonus ristrutturazione, pari al 50% di una spesa massima di 96mila euro, e nel Superbonus 110%, sempre ché nel condominio risieda almeno un disabile. In tal caso, comunque, gli interventi sull’ascensore, e quindi sull’abbattimento delle barriere architettoniche, rientrano nei cosiddetti ‘lavori trainati’.

Bonus ascensori e montacarichi 2022: i dettagli a livello fiscale

L’agevolazione resterà in vigore per tutto l’anno corrente e consente una detrazione Irpef pari al 75%. Tuttavia, si deve trattare di spese sostenute dal primo gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 per la costruzione di ascensori e montacarichi. Il rimborso avverrà in cinque anni, attraverso il versamento di cinque quote tutte dello stesso importo.

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Il massimo di spesa consentito per il condominio è di 50 mila euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari poste all’interno di edifici plurifamiliari che siano indipendenti e dotati di uno o più ingressi autonomi dall’esterno.

L’importo, invece, si abbassa a 40 mila euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che formano l’edificio per gli immobili composti da due a otto unità immobiliari e a 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che formano l’edificio per i palazzi composti da più di otto unità immobiliari. Inoltre, è consentito lo sconto in fattura o la cessione del credito.

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Tale agevolazione può essere richiesta anche qualora si tratti di uno stabile in cui non ci siano disabili. Invece, nell’ipotesi in cui l’ascensore o l’impianto ci siano già, ma necessitano di essere sostituiti, l’incentivo è comunque ammesso. In tal caso, però, soltanto per le spese sostenute per lo smaltimento e la bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.

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