Koulibaly: “Mi hanno chiamato scimmia di m…”. La Figc apre un’inchiesta

Il calciatore del Napoli, Kalidou Koulibaly ha denunciato delle frasi razziste pronunciate dai tifosi della Fiorentina: interviene la Figc.

Koulibaly
Il difensore senegalese indica il settore da cui provenivano gli insulti razzisti (via Twitter)

Al termine della sfida tra Napoli e Fiorentina è esplosa la tensione tra Kalidou Koulibaly ed i tifosi della viola. Infatti proprio quest’ultimi avrebbero rivolto degli insulti razzisti ai danni del calciatore azzurro. Non solo sono volati i soliti ed incivili ‘buu‘ razzisti, ma stando al difensore senegalese alcuni tifosi l’avrebbero addirittura chiamato “scimmia di m…“.

Sul proprio profilo Twitter, il numero 26 azzurro ha poi continuato affermando: “Questi soggetti non c’entrano niente con lo sport, andrebbero identificati e tenuti fuori da ogni manifestazione“. Dopo gli insulti razzisti al centrale azzurro, il direttore generale della Viola Joe Barone è corso negli spogliatoi per scusarsi con la formazione azzurra. Intanto la FIGC ha deciso di aprire un’inchiesta, nel tentativo di identificare i responsabili che hanno pronunciato gli epiteti razzisti.

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Koulibaly denuncia gli insulti razzisti del pubblico di Firenze: aperta un’inchiesta

Koulibaly
Il difensore abbraccia Victor Osimhen a fine gara (via Getty Images)

Il dirigente della Fiorentina Joe Barone è andato negli spogliatoi del Napoli per scusarsi con i calciatori azzurri per il comportamento dei suoi tifosi. Subito dopo il direttore generale è stato ascoltato dagli ispettori della Procura federale presenti allo Stadio Franchi. Questa mattina è poi scattata l’inchiesta aperta dalla Procura federale dopo aver ricevuto i referti dei propri ispettori e la testimonianza proprio di Kalidou Koulibaly.

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A rendere nota l’apertura dell’indagine ci ha pensato la stessa Figc. Mentre nelle prossime ore saranno compiuti ulteriori atti istruttori acquisendo gli atti pertinenti dalla Questura di Firenze. Quindi con le immagini con tanto di audio si cercherà di identificare gli autori di quei cori discriminatori. Per i responsabili quindi potrebbe scattare il Daspo e quindi il conseguente divieto di accesso a tutte le manifestazioni sportive.

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