Bonus facciate, cosa cambierà nel 2022? Tutti i dettagli

Il bonus facciate ammonta al 90% dei lavori svolti e ricomprende tutti quelli di ristrutturazione edilizia: i dettagli 

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Il bonus facciate è un’agevolazione nella quale sono compresi tutti i lavori di ristrutturazione edilizia della facciata. L’incentivo ammonta al 90% delle spese totali affrontate e vengono suddivise in 10 rate annuali. Non vi sono limiti di spesa da rispettare e quindi il beneficio si applica a qualunque sia la cifra per il l’opera di sanificazione della facciata. La detrazione include anche eventuali costi “indiretti”, come per esempio l’installazione di ponteggi e il pagamento dell’imposta di bollo o ancora lo smaltimento dei resti e dei materiali inutilizzati.

Il bonus facciate ha lo scopo di salvaguardare e risanare il decoro pubblico urbano. Dunque, la cosa principale da fare è rispettare il bisogno di dare nuova vita ad un’opera edilizia. Inoltre, per essere considerati beneficiari è necessario essere contribuenti dello Stato. Necessario perciò è rientrare in una delle seguenti categoria:

-Individui abitanti nella residenza da ristrutturare, anche se semplicemente inquilini senza attestato di proprietà;
-Operanti in campo professionistico;
Imprese o società di sorta;
-Enti attivi nel pubblico e nel privato.

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Bonus facciate, cosa cambierà nel 2022

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Il bonus facciate è stato introdotto nel 2020, tuttavia la legge di bilancio ha previsto uno proroga dell’agevolazione anche per il 2022. Non tutti gli edifici però rientrano nella categoria di quelli che possono essere ristrutturati con tale agevolazione, è necessario infatti che siano collocati in determinate aeree.

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Tra queste vi è la zona urbana A, che ricomprende tutto quello che può essere considerato centro Storico e dal valore inestimabile per il nostro Paese, sia per quanto riguarda il lato artistico che culturale.

Un’altra è la zona urbana B, la quale annovera tutto quel territorio urbanistico abbastanza edificato ai fini del beneficio del bonus.

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