Canone Rai, adesso è possibile l’addebito sulla pensione: come fare

Il pagamento del Canone Rai 2022 potrà essere addebitato sulla pensione e ci sarà un’agevolazione. Andiamo a vedere tutte le novità in arrivo.

Canone Rai
Tutte le novità e le agevolazioni riguardante il corrispettivo (via Screenshot)

Tra le tante novità per il pagamento del Canone Rai 2022 potrebbe essercene una epocale. Infatti il corrispettivo potrebbe essere addebitato sulla pensione durante il prossimo anno. Ma non solo, infatti, si vocifera che potrà essere pagato anche attraverso il bollettino postale. Come ben sappiamo, ad oggi, il canone si paga insieme alla bolletta dell’energia elettrica. Dal prossimo anno però qualcosa potrebbe decisamente cambiare.

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I pagamenti diventeranno bimestrali e del valore di 18 euro, per poi arrivare alla quota totale dei 90 euro annuali. Questa forma di pagamento non cambierà, ciò che invece potrebbe stravolgere le carte in regola è proprio l’addebito sulla pensione. Infatti cresce la possibilità di pagare 11 mensilità invece che 12. Il tutto però sarà possibile facendo richiesta all’Inps.

Canone Rai, arriva l’addebito sulla pensione: come richiederlo all’Inps

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Tutte le ultime notizie riguardanti la grande novità (Pixabay)

Per tutti coloro che ricevono la pensione, l’Inps ha disposto una grande novità per il pagamento del Canone Rai 2022. Non tutti però potranno usufruire della grande novità, infatti questa agevolazione riguarda solo ed esclusivamente per un pensionato che ha un reddito inferiore ai 18mila euro. La richiesta per la nuova agevolazione dovrà essere erogata entro il 15 novembre di quest anno e non oltre.

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Inoltre i pensionati in questione potranno presentare domanda stesso tramite il Contact center dell’Inps al numero 803 164 gratuito da rete fissa. Mentre tutti coloro che vorranno contattare tramite linea telefonica mobile dovranno chiamare allo 06 164 164. Per inoltrare la propria domanda all’Inps sarà possibile svolgere tutti i passaggi anche da Pc, accedendo al proprio Spid. Inoltre anche gli enti del patronato potranno essere utilizzati per presentare la domanda.

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