Whirpool, a Napoli operai bloccano treni in piazza Garibaldi

Whirpool, a Napoli operai e sindacati si mobilitano ancora contro i licenziamenti: dopo i binari occupano la strada

Whirpool
Operai Whirpool piazza Garibaldi (foto Ansa)

Piazza Garibaldi paralizzata per la protesta dei lavoratori della Whirpool di Napoli che continuano la loro lotta. Gli operai questa mattina hanno prima occupato i binari e bloccato i treni in arrivo e in partenza dalla stazione centrale. Il blocco è durato circa due ore. Trascorso questo tempi gli operai dello stabilimento di via Argine si sono spostati in strada e hanno bloccato tutto il traffico di Piazza Garibaldi.

Sono ormai due anni che i lavoratori protestano contro la chiusura della sede napoletana diventata effettiva dallo scorso 31 ottobre. Ora con lo sblocco dei licenziamenti la settimana scorsa l’azienda aveva annunciato che sarebbero partite le prime lettere.

In occasione della manifestazione di oggi che ha certamente creato non pochi disagi a tanti pendolari in un punto nevralgico del traffico veicolare e ferroviario, il segretario generale della Uil Campania Giovanni Sgambati si è scusato per i disagi provocati ma “non si può accettare l’arroganza della multinazionale”, ha affermato.

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Whirpool, la settimana scorsa gli operai hanno occupato Capodichino

Whirpool Napoli
foto pagina Fb Napoli non molla

I lavoratori della Whirpool dello stabilimento di via Argine sono in lotta da quando la multinazionale americana aveva annunciato la chiusura della sede. Prima nei confronti del governo Conte poi verso Draghi, operai e sindacati protestano anche contro gli esecutivi, accusati di prendere solo atto delle decisioni della multinazionale.

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Da mesi vanno avanti occupazioni e cortei, dallo sblocco autostradale vicino alla sede di lavoro all’aeroporto di Capodichino, teatro varie volte di manifestazioni e l’ultima risale solo a cinque giorni fa. Il giorno prima, mercoledì 14, in occasione della visita del premier Draghi e della Guardasigilli Marta Cartabia al carcere casertano di Santa Maria Capua Vetere, dopo i drammatici fatti dei pestaggi, i segretai provinciali di Cgil, Cisl e Uil avevano incontrato le due cariche del governo.

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