Nuovo Dpcm, Conte ha firmato: cosa prevede

Nuovo Dpcm, Conte ha firmato dopo la mezzanotte di oggi. Sarà in vigore fino al 3 dicembre: confermate molte anticipazioni

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Giuseppe Conte (Getty Images)

L’atteso e nuovo Dpcm è arrivato. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte l’ha firmato poco dopo la mezzanotte di oggi, 4 novembre e in mattinata sarà in Gazzetta Ufficiale. Da giorni si susseguivano le anticipazioni e molte (anzi, quasi tutte) sono state confermate, nero su bianco nella nuova legge.

Cambia l’ottica del lockdown che non sarà come a marzo quando il paese era inesperto nell’affrontare la crisi la prima volta e reagì chiudendo tutto. Da oggi ci saranno misure mirate, più elastiche, diverse da territorio a territorio e la possibilità di attuare maggiori restrizioni o allentarle in base alla criticità.

Confermata dunque la divisione dell’Italia in tre grandi aree, rossa, arancione e verde, dalla più grave da un punto di vista epidemiologico a quella meno grave, ma ci saranno comunque delle regole che valgono su tutto il territorio nazionale come il coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00, tranne per comprovate esigenze. Tra i punti principali stop ai concorsi esclusi quelli nella sanità. DaD al 100% per le scuole superiori mentre sarà in presenza per elementari e medie ma con la mascherina. Nei giorni festivi e prefestivi chiusura per le medie e grandi strutture di vendita come i centri commerciali.

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Nuovo Dpcm: le zone rosse, arancione e verdi

Il Ministero della Salute deciderà quasi regioni entreranno nelle zone rosse, arancione o verdi e ora c’è attesa per l’inserimento ufficiale in queste. Ma qual è la differenza tra le tre? La zona verde è quella con meno restrizioni e valgono sostanzialmente le suddette regole di base in vigore su tutto il territorio nazionale.

Nella zona arancione le regole sono più stringenti: bar, ristoranti e pasticcerie resteranno chiuse e non solo dopo le 18, aperti invece i parrucchieri e i centri estetici. Non è escluso che non si possa uscire dal comune di residenza salvo comprovate esigenze.

Nella zona rossa, dove il rischio è maggiore, resteranno chiusi tutte le attività che non vendono beni essenziali e la Didattica a Distanza è prevista già dalla seconda media. Non si potrà né entrare né uscire da quel territorio, ovviamente tranne in caso di comprovate esigenze.

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