Campania, mascherine obbligatorie all’aperto: l’ordinanza di De Luca

Nuova ordinanza in Campania: mascherine obbligatorie all’aperto e in qualsiasi ora del giorno. La situazione.

Elezioni regionali
Vincenzo De Luca (foto pagina Facebook)

La prima ordinanza di De Luca, dopo la rielezione, riguarda ovviamente il Coronavirus. A partire da oggi e fino al 4 ottobre in tutto il territorio regionale sarà obbligatorio indossare la mascherina, in qualsiasi orario del giorno e della notte.

Cade, quindi, l’obbligo nazionale di indossarla dopo le 18 in favore di questa ordinanza che ne sancisce l’utilizzo all’aperto in ogni caso. Gli unici esclusi dall’ordinanza sono i bambini al di sotto dei sei anni, per chi ha patologie incompatibili con l’uso della mascherina e per chi fa sport all’aperto.

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Campania, mascherine anche all’aperto

Mascherine Campania
Vincenzo De Luca (Getty Images)

Secondo quanto si apprende attraverso i social ufficiali del governatore De Luca, l’ordinanza è stata resa necessaria per l’incremento notevole di casi nella Regione. Un altro fattore che ha contribuito a questa decisione riguarda la scuola.“Occorre ripristinare immediatamente comportamenti responsabili – si legge nel post pubblicato su Instagram – a maggior ragione con l’apertura delle scuole. Se vogliamo evitare chiusure generalizzate è necessario il massimo rigore”.

Da oggi, infatti, anche la Campania ha dato il via all’anno scolastico 2020/2021. Il governatore aveva posticipato la data di inizio per garantire una sanificazione adeguata dei locali utilizzati per le elezioni. Inoltre, c’era stata una chiara richiesta da parte dei Comuni di aspettare qualche altra settimana per poter organizzare il rientro dei ragazzi al meglio. Solo il Comune di Napoli ha ulteriormente posticipato l’inizio della scuola, ma solo per i plessi che hanno fatto da sede elettorale nel corso delle votazioni per il Referendum e le regionali. Si attenderanno, quindi, gli sviluppi delle prossime settimane per capire quanto abbia inciso l’apertura sull’incremento di casi di Coronavirus.

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COVID-19, OBBLIGATORIO INDOSSARE LA MASCHERINA ALL’APERTO 🔴#CORONAVIRUS: a conclusione della riunione dell’Unità di Crisi, ho firmato l’ordinanza n.72. Su tutto il territorio regionale, con decorrenza dal 24 settembre 2020 e fino al 4 ottobre 2020, fatta salva l’adozione di ulteriori provvedimenti in conseguenza della rilevazione quotidiana dei dati epidemiologici della regione, viene disposto l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. 🖊Occorre ripristinare immediatamente comportamenti responsabili, a maggior ragione con l'apertura delle scuole. Se vogliamo evitare chiusure generalizzate è necessario il massimo rigore. 🔵Ecco in sintesi i contenuti dell’ordinanza: 1) Sono ulteriormente confermate le disposizioni di cui all’Ordinanza regionale n.66, concernenti l’obbligo di rilevare la temperatura corporea dei dipendenti ed utenti degli uffici pubblici ed aperti al pubblico e di impedire l’ingresso, contattando il Dipartimento di prevenzione della ASL competente, laddove venga rilevata una temperatura superiore a 37,5 gradi C°. 2) È disposto l’obbligo di indossare la mascherina anche nei luoghi all’aperto, durante l’intero arco della giornata, a prescindere dalla distanza interpersonale, fatte salve le previsioni degli specifici protocolli di settore vigenti. L’obbligo rimane escluso per i bambini al di sotto dei sei anni, per i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina e durante l’esercizio in forma individuale di attività motoria e/o sportiva. 3) È fatto obbligo ai titolari di esercizi commerciali, culturali, ricreativi, o comunque aperti al pubblico, non all’aperto, di effettuare la misurazione della temperatura corporea all’ingresso dei locali di esercizio e di assicurare la presenza di dispenser di gel e/o soluzioni igienizzanti, subordinando l’accesso ai locali alla previa igienizzazione delle mani e al riscontro di temperatura inferiore a 37,5 gradi C°. 4) Si richiamano tutti gli esercenti alla stretta osservanza delle misure di sicurezza. Al fine di rendere tempestiva la corretta ricostruzione degli eventuali casi da “contatto stretto”, vi è l’obbligo della identificazione di almeno un soggetto per tavolo o per gruppo.

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