Bonus edilizi, per usufruirne devi avere questo documento: come ottenerlo

Per usufruire dei vari bonus edilizi serve un documento specifico obbligatoriamente: di quale si tratta e come ottenerlo

Per ottenere i vari bonus edilizi come il superbonus 110% è obbligatorio ottenere il visto di conformità. Questo vale per l’ecobonus, il sismabonus e il bonus ristrutturazione. Ottenere tutti i documenti richiesti obbligano dunque i cittadini a effettuare varie procedure durante i lavori. Questi obblighi riguardano anche gli incarichi dei professionisti che devono seguire le operazioni edilizie.

Bonus edilizi-8_02_22-Vesuvius
Bonus edilizi, i documenti richiesti (Pixabay)

I visti di conformità sono necessari per ogni cittadino che intende utilizzare le numerose agevolazioni statali come sconti in fattura o cessione di credito, e non come detrazioni dirette. I visti non sono richiesti se si realizzano interventi classificabili nella categoria dell’edilizia libera e per lavori che non superano il valore di 10mila euro. Scopriamo tutti i dettagli in merito.

Bonus edilizi, come ottenere il visto di conformità

Bonus edilizi-8_02_22-Vesuvius
Bonus edilizi, i documenti per il visto di conformità (Pixabay)

Per quanto riguarda proprio i visti di conformità richiesti, la Fondazione nazionale dei commercialisti, insieme al Consiglio nazionale dei commercialisti, ha messo a punto proprio delle guide per indirizzare i professionisti incaricati di seguire i visti di conformità nell’ambito dell’ecobonus, del sismabonus e del bonus ristrutturazione. Questo è un aiuto che viene fornito ai professionisti per verificare se i cittadini hanno fornito tutta la documentazione necessaria per procedere con i lavori.

LEGGI ANCHE >>> Come risparmiare sulla benzina: i trucchi che svolteranno la tua vita

Solo fornendo una documentazione puntuale e valida si possono ottenere le agevolazioni fiscali. I documenti richiesti sono in primo luogo quelli che indicano le spese sostenute, i dati del beneficiario della detrazione, l’ammontare del credito ceduto. Non possono mancare i dati relativi all’immobile, come la visura catastale e la domanda di accatastamento o le ricevute di pagamento dei tributi richiesti. Tra i documenti da fornire ci devono essere quelli che attestano la proprietà o la disponibilità dell’immobile in capo a chi richiede il bonus e la comunicazione di inizio lavori (CIL o CILA). Deve poi essere segnalata con una certificazione di inizio attività (SCIA) e le ricevute di deposito negli uffici comunali competenti, le spese e i pagamenti obbligatori effettuati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Bonus Sud, c’è l’annuncio dell’Agenzia delle Entrate: di cosa si tratta

Dopo l’avvio del lavori, deve essere fornita anche l’asseverazione della congruità delle spese. Se l’agevolazione richiesta riguarda il sismabonus, è necessario fornire il documento che certifica a quale zona sismica appartiene l’immobile. Si può usufruire del bonus soltanto per edifici che appartengono alle zone sismiche di tipo 1, 2 e 3, cioè quelle ad alto rischio. Per l’ecobonus bisogna fornire una dichiarazione che attesti la presenza, all’interno dell’immobile da ristrutturare, di un impianto di riscaldamento funzionante o attivabile tramite manutenzione.

I commenti sono chiusi.

Impostazioni privacy