Bollo auto: che succede se non paghi entro febbraio

Che cosa succede se non hai pagato il bollo auto entro febbraio: tempo scaduto, quali sono i rischi per l’intestatario e per la vettura.

Hai pagato il bollo auto? Il 31 gennaio è scaduta la data ultima per pagamento del bollo scaduto a dicembre 2021. Quali sono rischi e conseguenze per chi non ha pagato la tassa automobilistica fino a questo momento.

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Volante BMW (Foto: Pixabay)

A partire da questo mese di febbraio scatta la mora. Le agevolazioni prevista dal Governo negli ultimi mesi non sono più in vigore nel 2022, ciò significa che arriveranno sanzioni per chi non è in regola con il pagamento del bollo auto. Prima si paga la tassa arretrata e meno pesante sarà la multa. Insomma, pagando in questi primi giorni di febbraio si potrebbe saldare il proprio debito con il fisco con il minor esborso possibile.

La mora viene calcolata in automatico al momento del pagamento se si paga presso l’Aci, in agenzie automobilistiche oppure in tabaccheria. Attenzione: potrebbe scattare addirittura l’avviso di pagamento. In quel caso la situazione del contribuente si farebbe più complicata. Le sanzioni aumentano in proporzione al ritardo del versamento della cifra dovuta per il bollo auto in questione.

Bollo auto scaduto a febbraio: tu hai pagato?

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Bollo auto (Pixabay)

In cosa consiste l’avviso di pagamento? Si tratta di un avvertimento bonario rivolto all’intestatario della vettura che non ha ancora pagato con il quale viene avvisato del mancato pagamento. La tassa automobilistica va pagata entro 30 giorni dal ricevimento della lettera ufficiale.

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Il rischio maggiore si concretizza nel caso il pagamento del bollo auto non avvenga da tre anni: in quel caso il ritiro della targa è un’ipotesi più che concreta! Non conviene aspettare l’arrivo delle cartelle esattoriali, questo è poco ma sicuro: pagare il prima possibile quanto dovuto è la strada migliore!

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Nella guida al bollo auto pubblicata dai Servizi ACI (Automobile Club d’Italia) si legge: “Le competenze in materia di tasse automobilistiche, dal 1° gennaio 1999, sono state trasferite dalla legge alle Regioni a Statuto Ordinario ed alle Province Autonome di Bolzano e di Trento. Tali Regioni e Province possono affidare a terzi le attività di controllo e di riscossione delle tasse automobilistiche, mentre tali funzioni per le Regioni a Statuto Speciale di Sardegna e Friuli Venezia Giulia sono svolte dall’Agenzia delle Entrate”.

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