Parcheggio strisce blu: quando è legittimo non pagare e quando invece no

Il mancato pagamento del parcheggio, in determinate ipotesi, può essere legittimo: scopriamo quando si può presentare ricorso

Diverse sentenze, hanno stabilito che il parcheggio non è da considerarsi come un servizio essenziale e universale per chi guida. Effettivamente, sono pochi i comuni che decidono di acquistare in proprietà immobili da adibire a parcheggio cittadino gratuito.

parcheggio a pagamento
Parcheggio a pagamento (Fonte: Pixabay)

Tuttavia, l’art. 7, comma 8 del Codice della Strada obbliga le amministrazioni comunali a dotarsi di spazi a parcheggio libero in prossimità di quelli a pagamento. Tale restrizione non opera in quelle aree definite “Area pedonale“, “zona a traffico limitato”, “Autostrade” e in altre zone di particolare rilevanza urbanistica. La Cassazione, nella ordinanza n. 277/2022, ha recentemente stabilito che il mancata possesso di monete necessarie per il pagamento del parchimetro non rappresenta una condizione tale da evitare la sanzione.

Un cittadino, infatti, aveva fatto ricorso avverso una multa irrogata per il mancato pagamento di un parcheggio. Tuttavia, il Giudice di Pace rigettava il ricorso, così come il Tribunale in sede di Appello. A quel punto, l’uomo decideva di ricorrere alla Cassazione, facendo leva sui seguenti motivi:

  • multa illegittima perché i parchimetri del Comune non accettano banconote né carte di credito
  • il ricorrente non aveva monete con sé per procedere al pagamento, la sosta, dunque, doveva considerarsi legittima anche in caso di inadempimento

Parcheggio a pagamento: la decisione della Cassazione

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La decisione della Corte di Cassazione in merito (Pixabay)

La Cassazione, però, ha dichiarato illegittimo il ricorso sollevato. Non conta, infatti, che il parchimetro non accetti banconote o carte di credito e che il ricorrente quel giorno non abbia avuto monete a portata di mano. L’automobilista, per poter ritenere il ricorso legittimo, doveva dimostrare di aver fatto tutto ciò che era nelle sue possibilità per pagare. Dunque, la sanzione è da ritenersi più che valida.

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“L’onere della prova che la condotta vietata sia stata posta in essere senza colpa e di aver fatto tutto il possibile per osservare la legge rimane a carico dell’agente“. Queste le motivazioni degli Ermellini.

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Tuttavia, in determinate ipotesi alcuni soggetti possono sostare sulle strisce blu gratuitamente. Il nuovo Decreto Infrastrutture ha introdotto, infatti, misure specifiche a favore di donne e disabili. Tali categorie di soggetti, infatti, qualora trovino occupato il posto a loro riservato, potranno sostare gratis su di esse.

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