Quali sono le origini del Capodanno: tra miti e antiche credenze

Una delle celebrazione più importanti presenti nel calendario gregoriano è il Capodanno: scopriamo i miti e le credenze 

Capodanno
Le origini di questa celebrazione (Fonte: Pixabay)

I primi giorni dell’anno sono sempre momenti di riflessione, bilanci e buoni propositi. Non tutti però conoscono le tradizioni e i rituali di Capodanno. Le origini di questa festa risalgono a tempi antichissimi, innanzitutto si tratta di una celebrazione pagana, risalente all’epoca dei babilonesi.
Quasi quattro mila anni fa, nella Babilonia questo giorno era chiamato “Zagmuk”, ossia una grande forza che consente di rivivere il mondo. All’inizio della primavera, negli stessi giorni della semina, i babilonesi festeggiavano la più sacra delle celebrazioni calendariali, che rappresentava il trionfo del Dio Marduk su Tiamat, la Dea che personificava il Caos primordiale.

Il nuovo anno significava la sconfitta della divinità maligna dei mari da parte del dio celestiale. Poi, sempre in questo periodo, veniva eletto il nuovo re, perciò l’arrivo del nuovo anno era molto importante. Tuttavia, soltanto a partire dal 46 a.C. che il primo gennaio corrisponde proprio al primo giorno dell’anno, ossia quando Giulio Cesare inaugurò il calendario giuliano. Nel 1691, papa Innocenzo XII ordinò che l’anno dovesse iniziare il 1º gennaio, per tutti i paesi che seguono il calendario gregoriano. Da quel momento, perciò, fu  adottato nella quasi totalità dell’ Europa.

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Capodanno: il significato della notte di San Silvestro

Capodanno
Le tradizioni in Italia (Fonte: Pixabay)

In base al calendario cristiano, il 31 dicembre è noto come la “notte di San Silvestro”, in quanto anticamente Silvestro I, vescovo di Roma e papa della Chiesa Cattolica fu una figura importante in quanto segnò il passaggio dalla religione pagana a quella cristiana. Inoltre, questo personaggio era considerato come un traghettatore che guidava e trasportava le anime e le persone, verso il nuovo anno.

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San Silvestro morì proprio il 31 dicembre del 335 ed ecco perché si celebra proprio in questo giorno. In Italia, invece, in questa data è usanza organizzare un grande veglione, in cui si fanno grandi tavolate con parenti ed amici nel corso delle quali si possono gustare i piatti tipici della tradizione come lenticchie, cotechino o zampone.

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