Pagamenti con carta: da gennaio 2023 multa per chi non li accetta

Pagamenti con carta: a partire da gennaio 2023 scatterà la multa per commercianti e professionisti che non li accettano.

Pagamenti con carta
Pagamento con la carta (Pixabay)

Effettuare il pagamento con la propria carta sta diventando una diffusa abitudine di tutti gli italiani. Proprio in queste ore è arrivata una grande novità dal Parlamento: a partire dall’ 1 gennaio 2023 scatteranno in Italia le multe per negozianti e professionisti che non accettano i pagamenti elettronici. Le sanzioni partono da un minimo di 30 euro, più il 4% del valore della transazione negata. La norma è stata inserita all’interno del decreto sul Recovery fund. Scopriamo tutti i dettagli su questa nuova legge.

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Pagamenti con carta, la multa per chi non li accetta

Pagamenti con carta
Carta di credito e contanti (Getty Images)

L’obbligo di avere il pos e di accettare pagamenti con carta non è una cosa nuova. In Italia esiste una legge dal 2014 che vincola negozianti e professionisti a dotarsi di point of sales anche se non era prevista alcuna sanzione. Eppure ad oggi le transazioni con carta sono aumentate notevolmente. Nel primo semestre del 2014 Banca d’Italia registrava 657 milioni operazioni di carte di debito sui pos del Paese; nel 2021 sono salite a 1,6 miliardi. Anche l’ammontare delle transazioni è aumentato: 80 miliardi nel primo semestre del 2021 contro 40 miliardi della prima metà del 2014.

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Da anni ormai c’è una costante crescita dei pagamenti elettronici: nei primi sei mesi di quest’anno c’è stata crescita del 23% rispetto al 2020 e del +15% sullo stesso periodo del 2019. Secondo Ivano Asaro, direttore dell’osservatorio Innovative payments della School of management del Politecnico di Milano, la sanzione da 30 euro in su “renderà meno assurda una legge che esiste ormai da 7 anni, ma che non comportava nessuna ammenda per chi non la rispettava. Alla fine sarà il consumatore a doversi attivare quando gli viene rifiutato un pagamento elettronico. Asaro ha però precisato che è probabile che le sole sanzioni potrebbero non bastare. Ideale sarebbe dare degli incentivi per fare in modo che gli esercenti accettino i pagamenti digitali.

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