Pozzuoli, incendio nel deposito Ctp: 3 pullman distrutti dalle fiamme

Divampano le fiamme a Pozzuoli nel deposito dei pullman Ctp a Via Campana. Le fiamme distruggono 3 autobus: Vigili del Fuoco subito sul posto.

Un vasto incendio è divampato questa mattina a Pozzuoli, in via Campana, all’interno del deposito degli autobus della Ctp (l’azienda dei trasporti della Città Metropolitana di Napoli). Le fiamme hanno divorato ben 3 pullman dell’azienda, ma i danni potrebbero rivelarsi anche più grandi. Secondo le prime indiscrezioni, il rogo è divampato stanotte con le autobotti dei Vigili del Fuoco che sono arrivate subito sul posto per domare le fiamme.

Nel cielo si è alzata un’altissima nube di fumo visibile a diversi chilometri di distanza dal luogo dell’incendio. Fortunatamente a dare una mano ai pompieri del 115 ci ha pensato il maltempo. Infatti anche grazie alle piogge che stanno bagnando Napoli da stanotte, i Vigili del Fuoco sono riusciti a domare l’incendio con maggiore facilità, evitando che l’estendersi dell’incendio.

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Pozzuoli, incendio al deposito Ctp: si cerca di ricostruire il rogo

In queste ore si sta cercando di chiarire la dinamica dell’incidente, con la matrice del rogo che potrebbe essere accidentale e non di natura dolosa. Inoltre le fiamme sono una vera e propria sventura per la Ctp che sta già vivendo un periodo di crisi finanziaria ed è impegnata in un concordato preventivo pre-fallimentare in Tribunale con un piano di risanamento per evitare il crac. Stando a quanto riportato dall’azienda, i bus danneggiati avrebbero oltre 10 anni. Inoltre il Ctp aspetta 30 bus nuovi dall’Acamir.

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Anche Edoardo Leongito, segretario generale dei trasporti Ugl Fna, ha commentato quanto accaduto definendo il rogo una vera e propria tragedia per l’azienda napoletana. Stando alle prime ricostruzioni ad aver causato l’incendio ci avrebbe pensato un autobus guasto. Infatti questo, una volta rientrato in deposito, sarebbe andato in fiamme estendendo il pericolo ad altri autobus vicini. Inoltre per il sindacalista la vicenda è lo specchio dello status della manutenzione dei mezzi aziendali, oramai in declino.