Blitz a Napoli, mazzette per vincere i concorsi nelle forze armate: 14 arresti

Un blitz a Napoli ha portato alla luce il circolo di mazzette per il superamento dei concorsi nelle forze armate: 14 persone in manette. 

Blitz Napoli
Nuovo blitz nella città partenopea (via Screenshot Polizia Penitenziaria)

Si intensificano le indagini della Procura di Napoli sulle mazzette per superare i concorsi pubblici. Questa mattina un nuovo blitz a Napoli per fare luce sui concorsi truccati per il reclutamento in corpi delle forze armate e Polizia penitenziaria. Già lo scorso giugno sono stati arrestati due agenti di Polizia Penitenziaria. Questa mattina il Gip ha eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di 14 persone. Infatti gli indagati sono chiamati a rispondere alla grave accusa di corruzione.

Tra le persone che sono finite in manette pubblici ufficiali come Aniello Aversano, assistente capo della Polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, Gennaro Fatone, vigile urbano del Comune di Caivano e Giorgio Spina, caporal maggiore dell’Esercito in servizio nella caserma di Maddaloni. Per loro la Procura ha disposto gli arresti domiciliari. Stando alle indagati avrebbero svolto la funzione di “intermediari dei rapporti corruttivi finalizzati all’indebito superamento delle prove concorsuali”.

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Blitz a Napoli, mazzette per concorsi nelle forze dell’ordine: l’indagine

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Il Polo penitenziario del quartiere partenopeo (via Screenshot)

Il nucleo investigativo centrale della Polizia penitenziaria ha condotto le indagini che hanno permesso di portare alla luce una trama di episodi corruttivi verificati tra la fine del 2020 e la prima metà del 2021 da due agenti della polizia penitenziaria: Errico Spena e Maurizio Russo. Stando alle indagini i due promettevano o effettivamente riuscivano a procurare il reclutamento in corpi delle forze armate (Carabinieri, Esercito e Aeronautica Militare) e nella Polizia penitenziaria.

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Attraverso delle somme di denaro si potevano facilmente passare le prove psico-attitudinali. Lo scorso giugno gli agenti del Nic della Polizia Penitenziaria hanno arrestato i due. Infatti i due sono stati sorpresi in flagranza all’interno di un ufficio sindacale, mentre ricevevano la somma di ben 8mila euro. Dopo varie indagini si è risaliti ad un’estesa ramificazione dei contatti corruttivi e delle complicità rilevanti per l’illecito condizionamento delle procedure concorsuali. Questa mattina la Procura ha fatto partire le misure cautelari.

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