Addio all’ora solare dal 2022? Quanto ci fa risparmiare il cambio

Stanotte siamo passati all’ora solare, che permarrà fino a marzo, ma dall’anno prossimo si potrebbe mettere fine al doppio orario. Come stanno ad oggi le cose

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Ora solare (Fonte: Pixabay)

Stanotte abbiamo spostato le lancette dell’orologio indietro di 60 minuti, dalle 03 alle 02, e in tal modo abbiamo guadagnato così un’ora di sonno. Inoltre, così facendo avremo un’ora di luce in più la mattina, al pomeriggio, però, diventerà buio prima. L’ora solare resterà attiva fino all’ultimo weekend del mese di marzo 2022, ovvero fino alla notte fra sabato 26 e domenica 27 marzo 2022, quando si rifarà il cambio. L’Europa aveva deciso di mettere fine al doppio orario, ma ad oggi è ancora tutto in stallo. L’attuale presidenza di turno del Consiglio Ue, posseduta dalla Slovenia, non ha nemmeno aggiunto la discussione nel programma di lavoro tra le proposte all’ordine del giorno.

Sembrerebbe che il Consiglio ha discusso la proposta l’ultima volta in Consiglio nel dicembre 2019. Molti Stati membri hanno ritenuto che ci sarebbe bisogno di una valutazione d’impatto della Commissione prima di poter prendere posizione. Inoltre, la Commissione ha condotto degli studi sui danni alla salute psico-fisica provocati dal cambio di orario e sottolineato la scarsa rilevanza in termini di risparmio energetico del cambio. L’Italia ha adottato l’ora legale e l’ha abolita parecchie volte, i periodi più lunghi sono legati alla prima e alla Seconda guerra mondiale. Nel novembre 2019 il governo Conte bis aveva inviato a Bruxelles la decisione di mantenere il doppio orario. Subito dopo però è giunta la pandemia e l’argomento è stato completamente accantonato.

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Da ora solare ad ora legale: quanto ci permette di risparmiare

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Orologio (Getty Images)

Secondo Terna, società che si occupa della rete elettrica nazionale, il ritorno all’ora legale, ha fornito per il nostro Paese un impatto positivo per il sistema energetico dal punto di vista elettrico, ambientale ed economico. Nel 2020, infatti, gli effetti positivi hanno apportato un risparmio pari a 400 milioni di kWh. “Invece per quanto il consumo medio annuo di elettricità di circa 150 mila famiglie. C’è stato un valore corrispondente a minori emissioni di CO2 in atmosfera per 205mila tonnellate. Mentre, il risparmio economico ha un  valore di circa 66 milioni di euro“, hanno spiegato la società elettrica.

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Questi dati però subiscono l’influenza anche dalla pandemia del Coronavirus che ha completamente mutato lo stile di vita di tutti. Dal 2004 al 2020, infine, Terna ha notato che il minor dispendio di elettricità per il nostro Paese, sempre grazie all’ora legale, è pari a circa 10 miliardi di kWh, garantendo, inoltre, un risparmio per i cittadini di 1 miliardo e 720 milioni di euro.

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