Bonus pubblicità prorogato fino al 31 ottobre: requisiti e come ottenerlo

Il bonus pubblicità consente di ottenere dei benefici fiscali per coloro che decidono di fare investimenti in campagne pubblicitarie: come ottenerlo

bonus pubblicità

Il decreto legge n. 50/2017 ha introdotto il bonus pubblicità contenente le “Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo“. A partire dall’anno 2018, alle imprese e ai lavoratori autonomi, il Governo ha concesso un contributo sotto forma di credito. Possono usufruirne tutti coloro che realizzano investimenti in campagne pubblicitarie sui giornali, tv o radio. Il credito di imposta verrà garantito nella misura unica del 50% del valore degli investimenti pubblicitari effettuati, nel massimo di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022.

Il bonus pubblicità verrà dunque calcolato sul totale della somma spesa, nel rispetto del limite fissato a 90 milioni di euro per l’anno 2021. I soggetti interessati ad avvalersi di tale agevolazione dovranno presentare una comunicazione telematica dall’1 al 31 marzo. Solo per l’anno 2021, i termini per la comunicazione sono prorogati al periodo compreso tra il 1° ed il 31 ottobre 2021.

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Bonus pubblicità, come si accede al beneficio fiscale

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La comunicazione per usufruire del bonus pubblicità deve essere presentata al Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Mediante i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate. La richiesta può essere effettuata direttamente da parte dei soggetti abilitati ai servizi telematici dell’Agenzia delle entrate.

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Oppure tramite una società del gruppo, se il richiedente fa parte di un gruppo societario. O infine tramite gli intermediari: professionisti, associazioni di categoria, Caf, altri soggetti. Inoltre è necessario essere dotati dell’identità SPID, delle credenziali Entratel o Fisconline, rilasciate dall’Agenzia delle Entrate o tramite la Carta Nazionale dei Servizi.

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