A 30 anni dalla prima puntata di ‘Non è la Rai’ emergono delle importanti rivelazioni. È un’ex protagonista a fare chiarezza.
Il 9 settembre del 1991 andava in onda Non è la Rai. Il programma vedeva come protagoniste delle giovanissime ragazze, guidate attraverso dei microfoni nelle ultime stagioni. Per quattro anni il programma ha riscosso un successo notevole, seppur tra innumerevoli polemiche.
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Il trentennale della prima messa in onda non poteva rinforzare chi ha criticato a lungo questo genere di trasmissioni. Stavolta, però, la critica proviene da chi ne ha fatto parte e che ha visto tutto quello che succedeva dietro le quinte. Eventi che sono sconosciuti al grande pubblico.
Non è la Rai, la confessione di Laura Colucci
In un lungo post su Facebook Laura Colucci si sfoga così: “Ho avuto il privilegio di far parte di un gruppo ristretto di persone che a 21 anni guadagnava più di un direttore di banca. Andavo dovunque e non pagavo mai. Dietro questo aspetto da favola, si celavano però alcuni aspetti vomitevoli che avrei voluto conoscere in età più avanzata“.
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E la donna rincalza la dose: “Non c’è niente di fiabesco in questa trasmissione. E non mi riferisco al fatto che lui a 60 anni conviveva con una minorenne ma a tante altre schifezze. Ci vuole un po’ di decenza e di onestà intellettuale. Non era una favola, signori, era tutto ciò che di più spietato e crudele puoi vivere se fai parte del mondo dello spettacolo. Forse scriverò già da oggi un libro“. E conclude: “Vasco scrisse per noi Delusa, nel brano lo chiamava il ‘lupo’. Ascoltate quelle parole, intuitive e coraggiose“.
Tra i tanti commenti, spicca quello di un’altra ex protagonista, Elena Zanobbi: “Hai ragione amica mia-dice- sappiamo troppe cose, meglio tenersele per sé“. Il programma già all’epoca scatenò molte polemiche. In primis per la giovane età e gli abiti succinti delle ragazze. Poi arrivò il successo di Vasco, Delusa per l’appunto, a insinuare come Boncompagni sfruttasse le ragazze per il proprio tornaconto.
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