Di Maio minacciato dai No vax: “Infame da giustiziare”

Il Ministro degli Esteri Luigi di Maio è stato minacciato di morte da parte di un gruppo di No vax. Nelle chat scoperti insulti e minacce.

Di Maio
Il Ministro degli Esteri Di Maio (Getty Images)

Anche Luigi Di Maio finisce per essere vittima della violenza dei No vax. Attraverso i gruppi Telegram si veicola la violenza di coloro che sono contrari ai provvedimenti del governo. Nelle ultime settimane, alcuni di loro sono passati dalle parole ai fatti, distruggendo tra l’altro un gazebo di attivisti del Movimento Cinque Stelle.

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Le polemiche sorgono a seguito di alcune dichiarazioni del ministro pentastellato: “Non dobbiamo lasciar passare il messaggio che si possano minacciare medici e professori universitari, che si battono per le campagne vaccinali. Siamo all’assurdo ed è il momento di bloccare questa degenerazione“.

Di Maio, i commenti dei No vax nelle chat di Telegram

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Il Ministro ha ricevuto pesanti minacce (Getty Images)

Parole che non hanno fatto piacere a quanti si schierano contro la campagna vaccinale. Alcuni lo apostrofano come “infame“, altri invece passano alle minacce di morte e di tortura: “Serve il piombo“, “devi morire“, “Ti veniamo a prendere e ti giustiziamo“. Messaggi che rasentano il clima di violenza e di rabbia che esiste in queste chat. Altri suggeriscono addirittura di “procurare attentati dislocati nei luoghi di potere, in simultanea“.

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Parole alle quali il ministro ha risposto duramente, sollecitando tutto l’arco politico ad una replica dura e senza attenuanti. Di Maio ha inoltre chiesto ai vari esponenti dei partiti di non soffiare sul fuoco, nel tentativo di cavalcare l’onda di una protesta sfociata nella violenza. È un dato di fatto ormai che una parte dei No vax non si limiti alle proteste di piazza, come avvenuto nelle scorse settimane. Alcuni infatti hanno aggredito giornalisti ed esponenti politici locali, fino a minacciare anche Matteo Bassetti. L’infettivologo del San Martino, infatti, è stato seguito fin sotto casa da alcuni manifestanti. Per questo ha dovuto usare la scorta per recarsi oggi in ospedale.

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