Benzina e gas, atteso un preoccupante rincaro dei prezzi nei prossimi mesi

Nei prossimi mesi, è atteso un rincaro dei prezzi della benzina e del gas provenienti da società russe. Ciò è dovuto all’aumento dei costi di importazione.

benzina
Cresce di nuovo il prezzo della benzina (Foto di David ROUMANET da Pixabay)

L’aumento del costo di importazione della benzina e del gas fa temere un rincaro dei prezzi nei prossimi mesi. Dopo il crollo della domanda di gas naturale in Europa, dovuto alle tante chiusure imposte in piena pandemia, l’arrivo della stagione estiva ha fatto registrare un drastico rimbalzo. Da gennaio a luglio 2021, la società russa del gas Gazprom, ha ampliato l’export della sostanza del 23% in tutta Europa.

In Turchia e in Europa le vendite del gas hanno raggiunto picchi di 115,3 miliardi di metri cubi. La Gazprom ha assicurato che anche verso la Cina le esportazioni di gas continuano, attraverso il gasdotto Power of Siberia. Dunque, l’anno appena trascorso colpito fortemente dalla pandemia, non ha inciso sull’export di gas in Europa.

LEGGI ANCHE —> Bonus bancomat, come ottenere i 320 euro: tutti i dettagli

Benzina, la situazione attualmente sotto controllo

benzina
crescono prezzi della benzina (via WebSource)

Nonostante il drastico rimbalzo della domanda europea di gas naturale e l’aumento dei prezzi, la Gazprom non ha registrato una nuova capacità di ingresso in Europa attraverso l’Ucraina. Gli studiosi affermano che questa potrebbe essere una strategia del gigante russo per accrescere, ancor di più,  i prezzi del gas in Europa e giovarsi ulteriormente dei prezzi che, attualmente, sono i più alti dell’ultimo decennio. Secondo altri, con la diminuzione delle forniture di gas della società russa, l’Europa sarebbe costretta a prendere coscienza della necessità di utilizzo del discusso gasdotto Nord Stream 2 verso la Germania, aggirando l’Ucraina.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE —> Bollo auto, arrivano cancellazioni e rimborsi: tutti i dettagli

Tuttavia, ad oggi, non è previsto alcun cambiamento sulla rete carburanti nazionale. Di conseguenza i prezzi praticati sul territorio rimangono fermi. Nonostante le quotazioni dei prodotti petroliferi del Mediterraneo abbiano chiuso con un piccolo rimbalzo, dopo la caduta delle sedute precedenti. Le compagnie, al momento, continuano a mantenere i prezzi consigliati. Il prezzo medio nazionale praticato della benzina,  resta a 1,801 euro/litro; quello del diesel è ferma a è ferma a 1,661 euro/litro.

I commenti sono chiusi.

Impostazioni privacy