Amadeus afflitto: “Il mio errore più grande, non me lo perdonerò mai”

Amadeus si racconta in maniera sincera, dal lavoro alla vita privata passando ovviamente per il suo Sanremo. Tante gioie, ma anche un grande errore.

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Amadeus Sanremo 2021 (Getty Images)

Comunque vada, sarà un successo. Amadeus quest’anno è stato chiamato a condurre l’edizione più difficile di Sanremo, la prima dopo l’esplosione della pandemia di coronavirus. Il Covid ha impedito che il pubblico fosse presente all’Ariston, ha costretto la produzione ad annullare ogni evento esterno. Il protocollo nelle cinque serate del Festival è stato rigidissimo, il cantante Irama non si è mai esibito in diretta perché un suo collaboratore è risultato positivo al tampone molecolare. Nonostante tutte le difficoltà, Sanremo 2021 può dirsi un successo. Non era facile, ma il direttore artistico ed il suo grande amico Fiorello sono riusciti nel compito di tenere alto l’entusiasmo degli italiani. Le canzoni del Festival sono tra le più ascoltate, tantissime sono già Disco d’Oro. La scelta degli ospiti ha premiato Ama, che però non tornerà per una terza edizione. La Rai gliel’ha proposto, ma la decisione è stata già presa da tempo. Per Sanremo è tempo di cambiare, nel 2022 il direttore artistico sarà qualcun altro.

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Amadeus racconta il suo errore più grande: “Non me lo perdonerò mai”

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Il conduttore degli ultimi due Festival di Sanremo (Getty Images)

Amadeus si è raccontato ai microfoni del Fatto Quotidiano Magazine in un’intervista che rivela tanto anche sulla persona dietro il personaggio. Dalla sua infanzia di “bambino timido, con gli occhiali e un po’ cicciottello” fino alle prime esperienze di carriera, alla sua vita privata, l’amore con Giovanna ed il racconto del rapporto con la figlia che vive lontana, in Spagna. Tanti spunti di riflessioni, ma soprattutto tanto Sanremo.

Il suo Festival conquista tutti, soprattutto per il coraggio dimostrato nel proporre cantanti meno conosciute dal grande pubblico, ma che poi proprio sul palco dell’Ariston hanno trovato una consacrazione. “Quando due anni fa mi hanno chiesto di fare Sanremo due anni fa il mio pensiero è andato alla musica – spiega il conduttore e direttore artistico – Non ho mai pensato solo allo show e agli ascolti, ho evitato scorciatoie. Volevo far capire che la musica stava cambiando, c’era un panorama musicale reale che non sempre vedevo a Sanremo”.

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La risposta alle polemiche

Fare un Sanremo senza pubblico sembra quasi una contraddizione, al punto che Amedeus avrebbe voluto mollare: “C’è stato un momento in cui ho pensato solo alle difficoltà. Mi sono fatto domande, sembrava che lo volessi fare solo io, sembrava un mio capriccio. Ne ho parlato con Fiorello, mi ha sostenuto come sempre”.

Le polemiche, quelle, non mancano mai: “Sanremo è sinonimo di polemiche, spesso sono forzate. Il Festival è un grande faro che illumina chiunque lo attraversi, c’è gente che ha bisogno di quella luce almeno una volta l’anno”. Amadeus ha un solo grande rimpianto: il mancato ricordo di Stefano D’Orazio, batterista dei Pooh portato via dal Covid. Un omaggio presente in scaletta per l’ultima serata, poi saltato a causa dei tempi ristrettissimi: “Mi è dispiaciuto, è uno degli errori imperdonabili perché l’avevamo pensata con Fiorello giorni prima. Ci sono stati dei problemi, mi sono scusato in privato con sua moglie. Mi dispiace davvero”.

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