Oms, possibile rifiuto a collaborare con la Procura di Bergamo: il caso

L’Oms potrebbe rifiutarsi di collaborare con la Procura di Bergamo. L’immunità diplomatica potrebbe portare alle mancate testimonianze.

Oms Procura di Bergamo
Il caso dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Getty Images)

Nella giornata odierna la Procura di Bergamo ha chiesto al Ministero degli Esteri di chiarire la posizione dei ricercatori dell’Oms. Infatti proprio il gruppo di ricercatori dell’Organizzazione son chiamati a parlare sulla gestione della pandemia nella provincia più colpita. Ma al momento i ricercatori godono di un’immunità diplomatica.

Sulla posizione è intervenuta l’Oms stessa che ha chiarito come non sia nella tenuta a presentarsi al Pm. L’Organizzazione ha riferito direttamente a Luigi Di Maio e Roberto Speranza attraverso una nota, che non è tenuta a rispondere alle domande dei magistrati per via del loro status speciale. Ma non solo, l’Oms ha invitato i suoi ricercatori a non testimoniare dinanzi alla procura.

Ma la decisione ha provocato non poco disagio alla Procura di Bergamo. Infatti la Procura ha deciso di non rispondere alle note dell’Organizzazione Mondiale, avviando un discorso interlocutorio con il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

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Oms, la Procura di Bergamo ed il divieto di testimonianza: cosa succede

Oms Procura Bergamo
Il divieto dell’Organizzazione Mondiale (Getty Images)

Adesso la palla passa al Ministero degli Esteri che dovrà sciogliere alcuni nodi, tra i quali quella di verificare se i ricercatori dell’Oms hanno realmente un’immunità nel testimoniare davanti ai pm. Infatti stando alle parole dell’organizzazione, a godere di questa immunità non sarebbero solamente i funzionari come Guerra, ma anche i ricercatori contrattisti.

Adesso bisogna capire se ai ricercatori sia stato imposto un silenzio tout court oppure un solo un segreto su attività circostanziate svolte nell’ambito dell’Oms. Infatti spesso a godere di questo tipo di segreto in ambito Oms sono giornalisti e pubblici ufficiali. Ma la Procura di Bergamo azzarda il reato di epidemia colposa, specialmente per quanto riguarda la mancata zona rossa in Val Seriana e la chiusura e poi immediata riapertura dell’Ospedale di Alzano Lombardo, nei mesi più caldi della pandemia.

Nei mesi scorsi, i magistrati hanno ascoltato anche il premier Giuseppe Conte, il ministro Roberto Speranza ed il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Nelle prossime settimane potrerbbero esserci ulteriori sviluppi sulla vicenda che sta coinvolgendo la Procura di Bergamo e l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

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L.P.

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