Baglioni: “Sanremo lascia il segno, ho riconsiderato la mia carriera”

Baglioni lancia il nuovo album e ripercorre la sua storia: si parte dagli ultimi Sanremo per arrivare alla sua “uscita di scena” e il gran finale.

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Claudio Baglioni e Andrea Bocelli a Sanremo (Getty Images)

Claudio Baglioni lancia il nuovo album di inediti, a sette anni di distanza dal precedente. Si chiamerà “In questa storia che è la mia” e la propria storia l’ha ripercorsa ai microfoni dell’Ansa nel corso di una video intervista. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di Vesuvius.it:

“L’esperienza multiforme di essere direttore artistico del Festival di Sanremo sicuramente lascia il segno, lascia traccia. Ho fatto delle cose che mai avrei pensato prima perché fare a tutto tondo il direttore artistico di Sanremo significa fare tanti lavori. Non è semplicemente condurlo o decidere quali sono le canzoni, si tratta di incontrare tante realtà. Io ho fatto addirittura riunioni con i sindacati al tempo, non avrei mai immaginato che la mia vita mi avrebbe portato a farlo. Penso che chiunque lo faccia deve sapere che non stapperà solamente lo champagne, ma dovrà portare anche i tramezzini, dovrà fare… Insomma, è un lavoro sia di cavalleria che di fanteria: andiamo all’attacco, ma dobbiamo anche mettere gli stivali in mezzo al fango in battaglia. Mi ha lasciato sicuramente un bel segno, mi ha riverniciato  un po’ di umiltà perché quando devi cominciare o quando c’è la responsabilità di scegliere questo o quell’altro, riconsideri anche la tua carriera”.

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Baglioni: “Penso sempre al mio gran finale”

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Baglioni a Sanremo (Getty Images)

Il cantautore ha proseguito ancora sul tema del Festival, che gli ha permesso di conoscere un tipo di musica nuova. In particolare ha citato due cantanti di grande successo, lanciati proprio dai suoi Sanremo: “Gli artisti che apprezzo? A parte i miei coetanei con i quali abbiamo fatto tanta strada accanto, ce ne sono alcuni nuovi dei quali non mi sarei accorto se non avessi fatto il Festival… Voglio ricordare che da quel Festival, quelli che ho fatto, gli ultimi due, sono usciti Achille Lauro e Ultimo. Questo dà un segno di vitalità che il nostro ambiente ha”.

L’uscita di scena: “Ci penso da una ventina d’anni avendo una carriera così lunga. Già quando ho cominciato ho pensato che non sarebbe mai accaduto, poi invece è successo e ho pensato ‘ adesso perderò il successo subito e durerà pochissimo’. Invece è durato e sta durando parecchio. Faccio sempre le prove di gran finale, anche questo disco a un certo punto pensavo neanche di finirlo. Alla fine l’ho fatto, si volta pagina e si passa oltre”.

Dodici concerti in programma da giugno: un tour che avrà tappe alle terme di Caracalla a Roma, Verona con due concerti all’Arena, Siracusa con due concerti nel Teatro Greco. Un apparato di musicisti – rivela – di cento persone sul palcoscenico. Un autentico spettacolo, “potenza e suggestione della musica” lo definisce Baglioni.

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