Coronavirus creato in laboratorio? Lo studio genetico non ne esclude la possibilità

Coronavirus creato in laboratorio? Secondo uno studio, la composizione genetica del virus non ne esclude la possibilità.

Coronavirus laboratorio
Lo studio sulle strutture del Covid (Getty Images)

Stando a quanto riporta l’AGI, la capacità di adattamento di SARS-CoV-2 alle cellule umane e animali non permettono di escludere un’origine del virus in laboratorio.

Lo rivela uno studio pubblicato sulla Wiley Online Library, il lavoro è stato condotto dagli esperti del Dipartimento di Microbiologia presso l’Università di Innsbruck. Gli scienziati hanno analizzato la struttura chimerica dell’agente patogeno ed hanno avuto delle risposte importanti. Le peculiarità ritrovate a seguito dello studio non permettono di escludere una creazione da parte dell’uomo.

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Coronavirus creato in laboratorio? L’analisi delle strutture genetiche

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La situazione drammatica nel paese elvetico (Getty Images)

L’origine in laboratorio di SARS-CoV-2 non è una teoria del complotto infondata che deve essere condannata. Lo riferisce Rossana Segreto, esperta del Dipartimento di Microbiologia presso l’Università di Innsbruck. “La scienza possiede la responsabilità di considerare ogni possibile genesi del virus”, afferma la donna.

“Il virus potrebbe essere il risultato di esperimenti di mutagenesi”. La scienziata, infatti, non esclude che la prima infezione sia avvenuta in una situazione accidentale e abbia contagiato gli sperimentatori.

Secondo quanto scoperto, quindi, l’ipotesi più probabile è che il Coronavirus derivi dalla combinazione del coronavirus RaTG13, trovato nei pipistrelli, e del recettore RBD tipico del coronavirus che infetta, invece, i pangolini.

“Le moderne tecnologie basate su piattaforme di genetica sintetica – spiega Rossana Segreto, esperta del Dipartimento di Microbiologia presso l’Università di Innsbruck – consentono la ricostruzione dei virus in base alla loro sequenza genomica”.

Secondo la scienziata “non bisogna tralasciare alcun aspetto di questa pandemia, le cui origini potrebbero essere sia naturali che artificiali”. L’invito, in ogni caso, è quello della prudenza.

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