Coronavirus, Ricciardi: “Necessario un altro lockdown, efficace in 8 giorni”

Coronavirus Italia, il consulente del ministero della Salute Ricciardi afferma che è necessario un altro lockdown per abbassare l’indice contagio.

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Ricciardi (WebSource)

Il Dpcm firmato nella notte tra sabato e domenica dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha come obiettivo arginare la curva dei contagi coronavirus. Dalle restrizioni orarie per bar e ristoranti alla chiusura totale di attività come piscine, palestre, teatri e cinema. Gli spostamenti non sono vietati, ma è fortemente raccomandato restare a casa se non per importanti motivi di salute, lavoro o necessità. Nessun coprifuoco a livello nazionale dopo le 18, nessun lockdown. Ma c’è chi crede che il lockdown sia l’unica soluzione per abbassare l’indice di contagio (Rt) ormai fuori controllo soprattutto nelle aree metropolitane.

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Coronavirus, Ricciardi: “Necessario un altro lockdown”

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(Getty Images)

Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene all’Università Cattolica del Sacro Cuore e consulente del ministero della Salute per l’emergenza coronavirus, ha spiegato le ragioni e le necessità di un secondo lockdown. Nel corso del webinar “Oltre l’emergenza” svoltosi in modalità virtuale a Veronafiere ha affermato: È necessario un lockdown per ridurre l’indice di contagio arrivato al 24%, un’altra riduzione del 15% si avrebbe con la chiusura delle scuole, un altro 13% con lo smartworking generalizzato nel pubblico e nel privato e un 7% con interventi sul trasporto pubblico”.

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Misure che secondo Ricciardi avrebbero efficacia quasi immediata: “Un altro lockdown sarebbe efficace in otto giorni. Il professore nella serata di ieri, intervenendo a ‘Omnibus’ in onda su La7 ha aggiunto: “Servono lockdown locali, le misure adottate dal Governo con l’ultimo Dpcm non sono sufficienti. In alcune zone l’indice di contagio è 2,5, significa che la trasmissione del virus è esponenziale e c’è bisogno di misure più aggressive”. Niente lockdown generalizzato a livello nazionale, ma una serie di lockdown mirati nelle zone a maggior rischio di diffusione del virus (come la Lombardia e le altre grandi città come Roma e Napoli).

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