Il ministro della Salute Speranza annuncia il via alla sperimentazione di tamponi rapidi in farmacia, come già accade in alcune Regioni per i test sierologici.
![tamponi farmacia](https://www.vesuvius.it/wp-content/uploads/2020/10/Speranza.jpg)
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha incontrato oggi le Regioni per un vertice sulla gestione dell’emergenza coronavirus. Arriva l’apertura ai tamponi rapidi in farmacia, come annunciato dallo stesso ministro: “In farmacia si fanno già i test sierologici in alcune regioni, proviamo a fare una sperimentazione come sta avvenendo a Trento per effettuare gli antigenici anche in farmacia”.
LEGGI ANCHE –> Coronavirus Italia, il bollettino nazionale di oggi 22 ottobre
Tamponi rapidi in farmacia: l’annuncio del ministro Speranza
![tamponi farmacia](https://www.vesuvius.it/wp-content/uploads/2020/10/Coronavirus-Bari.jpg)
Le Regioni vorrebbero un tracciamento dei contatti dei positivi più semplificato, una richiesta a cui Speranza ha espresso il proprio appoggio: “Abbiamo già ridotto la quarantena a dieci giorni ed eliminato il secondo tampone. Siamo disponibili a trovare nuovi ambiti di intervento specifici” riporta l’agenzia Ansa. Inoltre, si lavora alla convenzione con i medici di base per far sì che gli stessi medici possano effettuare i tamponi rapidi. Questo particolare tipo di test arriverà presto: in Italia è il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri ad occuparsi dell’acquisto.
LEGGI ANCHE –> Covid, la Sardegna verso il lockdown: l’annuncio
Nel nostro Paese oggi c’è stato un incremento di più di 16 mila casi di coronavirus a fronte di 170 mila tamponi. I pazienti in terapia intensiva attualmente sono 992, il Governo potrebbe decidere per un lockdown nazionale nel caso si superasse il punto di non ritorno di 2300 terapie intensive occupate. Quella è considerata l’ultima soglia prima del collasso delle nostre strutture ospedaliere. Le Regioni provano ad arginare i contagi con coprifuochi notturni, dalle 23 alle 5 del mattino successivo. L’ultima mossa prima di una seconda quarantena, temono i cittadini. Le scuole restano al centro delle trattative: lezioni in presenza oppure didattica a distanza. L’ipotesi di turnazioni tra mattina e pomeriggio è concreta, una proposta ideata soprattutto per permettere ai giovani di recarsi a scuola, considerata tra i luoghi più sicuri.
LEGGI ANCHE –> Scuola, Azzolina attacca Fontana: “Trovi soluzioni per le scuole superiori”
I commenti sono chiusi.