Speranza: “Tamponi rapidi in farmacia, parte la sperimentazione”

Il ministro della Salute Speranza annuncia il via alla sperimentazione di tamponi rapidi in farmacia, come già accade in alcune Regioni per i test sierologici.

tamponi farmacia
(Getty Images)

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha incontrato oggi le Regioni per un vertice sulla gestione dell’emergenza coronavirus. Arriva l’apertura ai tamponi rapidi in farmacia, come annunciato dallo stesso ministro: “In farmacia si fanno già i test sierologici in alcune regioni, proviamo a fare una sperimentazione come sta avvenendo a Trento per effettuare gli antigenici anche in farmacia”.

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Tamponi rapidi in farmacia: l’annuncio del ministro Speranza

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Test Covid 19 (Getty Images)

Le Regioni vorrebbero un tracciamento dei contatti dei positivi più semplificato, una richiesta a cui Speranza ha espresso il proprio appoggio: “Abbiamo già ridotto la quarantena a dieci giorni ed eliminato il secondo tampone. Siamo disponibili a trovare nuovi ambiti di intervento specifici” riporta l’agenzia Ansa. Inoltre, si lavora alla convenzione con i medici di base per far sì che gli stessi medici possano effettuare i tamponi rapidi. Questo particolare tipo di test arriverà presto: in Italia è il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri ad occuparsi dell’acquisto.

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Nel nostro Paese oggi c’è stato un incremento di più di 16 mila casi di coronavirus a fronte di 170 mila tamponi. I pazienti in terapia intensiva attualmente sono 992, il Governo potrebbe decidere per un lockdown nazionale nel caso si superasse il punto di non ritorno di 2300 terapie intensive occupate. Quella è considerata l’ultima soglia prima del collasso delle nostre strutture ospedaliere. Le Regioni provano ad arginare i contagi con coprifuochi notturni, dalle 23 alle 5 del mattino successivo. L’ultima mossa prima di una seconda quarantena, temono i cittadini. Le scuole restano al centro delle trattative: lezioni in presenza oppure didattica a distanza. L’ipotesi di turnazioni tra mattina e pomeriggio è concreta, una proposta ideata soprattutto per permettere ai giovani di recarsi a scuola, considerata tra i luoghi più sicuri.

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