De Luca: “La Campania deve decidere prima degli altri per salvarsi”

Coronavirus Campania, il presidente della Regione De Luca a ‘Che tempo che fa’: “Noi dobbiamo decidere prima degli altri per poterci salvare”.
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Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, è intervenuto ai microfoni di Rai 3 nel corso di ‘Che tempo che fa’ per aggiornare sulla situazione coronavirus:

“Non abbiamo chiuso le scuole, ma abbiamo invitato a procedere con la didattica a distanza per due settimane così da evitare altri contagi. Vengo subito alla scuola: noi da maggio abbiamo aperto tutta l’Italia e uniformato tutte le realtà del Paese. La Campania è la Regione più fragile per la densità abitativa più alta d’Italia. In Campania se vogliamo salvarci dobbiamo decidere prima degli altri e in maniera più rigorosa degli altri. Quando arrivi oltre i 1200 contagi al giorno devi intervenire in tutti i campi contemporaneamente. Abbiamo fatto cose straordinarie per la scuola: test al 90% del personale contro il 60% di media nazionale. Abbiamo fornito noi Regione i termoscanner e ciò che serviva, abbiamo implementato i mezzi di trasporto. Quando l’Unità di Crisi ti dice che ci sono 800 contagi giri la testa dall’altra parte oppure prendi la decisione che abbiamo preso noi. Devi intervenire anche sulla movida, sugli assembramenti, su tutti i piani per contenere il contagio”.

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De Luca tuona: “Decisioni troppo lente dal Governo”

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Vincenzo De Luca (foto: Facebook)

“Se nominiamo un commissario all’emergenza Covid, per me le decisione vanno prese in un’ora e non in una settimana! Abbiamo dato indicazioni già da una settimana su medici e infermieri che ci servono, non è arrivato nessuno. Questi tempi di decisione sono incompatibili con l’emergenza. Da Regione a Regione la situazione è differenziata, noi non registriamo alcun ritardo per rispondere ad Arcuri. Noi partiamo oggi avendo 16 mila dipendenti in meno rispetto a Regioni del Nord virtuose che hanno 15 o 16 mila dipendenti in più della Campania. Abbiamo un numero di terapie intensive che è la metà di quelle del Nord. Quelle non le fai in due o tre mesi, sono eredità storiche. Per allestire le terapie intensive fai i conti con il personale che hai o non hai, altrimenti fai poesia!” rincara la dose il governatore campano De Luca.

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Halloween e il caso Juventus-Napoli

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De Luca (Getty Images)

Il presidente di Regione ha rivendicato la celerità delle decisioni prese dalla Campania, che ha anticipato il Governo riguardo le principali misure anti-Covid: “Siamo stati la prima Regione a introdurre l’obbligo della mascherina, abbiamo introdotto per primi i test molecolari e siamo stati la prima Regione a procurarsi i vaccini. Abbiamo fatto di tutto per prevenire la nuova emergenza, anticipando le decisioni del Governo”.

Scambio di battute con il conduttore Fazio, che ha ricordato le sue dichiarazioni riguardo la festa di Halloween, definita “un’americanata, un’immane idiozia importata dall’America”. De Luca ha confermato il pensiero espresso nella conferenza stampa di venerdì pomeriggio:

Halloween? Non ci saranno incidenti diplomatici per questa idiozia, ho saputo che c’era chi preparava le feste. E’ una grandissima idiozia che non ci possiamo permettere. In Campania la percentuale di deceduti è la più bassa in Italia rispetto alla popolazione. Regioni del Nord, anche virtuose, hanno avuto 4 volte o anche 25 volte i deceduti della Campania. Non voglio perdere questo risultato, dobbiamo essere responsabili qui più che altrove. La sanità in Campania è stata un’eccellenza”.

Chiusura di De Luca sul caso Juventus-Napoli: “Un altro esempio dell’Italia del mezzo mezzo, che non decide fino in fondo e non decide cose chiare. Il protocollo della Federcalcio è un’intesa tra privati e dovrebbe essere addirittura superiore al sistema sanitario, questione da circo equestre. L’ASL ha riservato ai calciatori del Napoli lo stesso trattamento di qualsiasi cittadino. La sentenza è stata chiara come una bacinella di bagnacauda”.

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