Coronavirus, la Regione Campania alle Asl: “Non parlate con la stampa”

Coronavirus, la Regione Campania scrive ai manager e direttori delle Asl: vietato rilasciare informazioni senza autorizzazione

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foto profilo Facebook

In una nota l’Unità di crisi “in accordo con la presidenza della Regione” segnala ai dirigenti della sanità, manager e medici, che è l’unico organo che può rilasciare informazioni alla stampa. Insomma, tutta la comunicazione viene centralizzata nelle mani di poche persone.

“Un bavaglio per non farci raccontare la verità” è il commento raccolto da Repubblica Napoli di un dirigente che resta anonimo. Tutto avviene mentre continuano a salire i contagi in regione. Di solito quando calano è perché sono stati effettuati un minore numero di contagi ma ieri ciò non è avvenuto. Nonostante siano stati fatti meno tamponi (4867) c’è stato comunque un aumento dei casi che hanno toccato quota 431.

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Coronavirus, le scuole chiuse a Napoli

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Aula scolastica (Getty Images)

Mentre i casi aumentano, i tamponi calano e si dà l’ordine alle Asl di non parlare con i giornalisti, alcune scuole chiudono causa contagi. È successo al Liceo Umberto I del centro storico di Napoli e al Palasciano a Pianura. Ma sono anche altre le scuole napoletane dopo il virus ha provocato la chiusura.

È il caso della elementare Piscicelli del Vomero e del Liceo Sbordone ma anche la scuola dell’infanzia Scudillo e il Ristori a Forcella.

Chiusa anche la scuola media Carlo Poerio del corso Vittorio Emanuele, sempre a Napoli. In questa situazione il sindaco partenopeo De Magistris ieri ha attaccato il governatore De Luca criticando fortemente le ultime misure anti-contagio che hanno nel mirino la movida notturna.

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