Napoli, giro di usura: in manette dodici esponenti dei clan di Barra

Sono dodici le ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite a Barra dai carabinieri della compagnia di Torre del Greco nei confronti di esponenti dei clan camorristici Cuccaro-Aprea a Guarino-Celeste: l’accusa per i destinatari del provvedimento emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli è usura ed estorsione, aggravate dal metodo mafioso.

Le ordinanze rientrano nell’indagine avviata ad agosto 2012 dopo una denuncia presentata da un commerciante che aveva contratto una serie di debiti usurai con alcune persone appartenenti ai due clan ed era stato vittima di diversi episodi di intimidazione, messi in atto allo scopo di ottenere le restituzione del denaro prestato e degli interessi maturati.

Il blitz di questa mattina rappresenta il proseguimento dell’attività di contrasto che le forze dell’ordine hanno avviato nei confronti dei gruppi criminali attivi a Barra: clan che negli ultimi tempi stanno espandendo la loro zona di competenza verso Cercola e gli altri comuni del vesuviano. Un controllo che ha portato lo scorso 29 settembre al sequestro del ‘Giglio insuperabile’, riconducibile al clan Cuccaro, che avrebbe dovuto partecipare alla sfilata della ‘Festa dei Gigli’. L’inchiesta che ha portato agli arresti di oggi, ha portato alla luce anche  il tentativo dei gruppi criminali di individuare commercianti e imprenditori a cui imporre l’acquisto di materiale propagandistico della ‘Paranza insuperabile”.

Nello stesso filone di indagine che ha visto l’emissione dei 12 provvedimenti di custodia cautelare, rientra anche un episodio del 23 febbraio scorso, con un esponente del clan Cuccaro-Aprea accusato di aver fabbricato bottiglie molotov e di averle lanciate contro un’abitazione a San Sebastiano al Vesuvio.

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