Presentata la BPMED, Napoli vuole tornare nel basket che conta

Non solo calcio: la Napoli dello sport vuole sganciarci dal dominio assoluto del “pallone” e lo fa puntando su un mondo che negli ultimi tempi è stato foriero solo di disavventure per i colori azzurri, il basket.  La palla a spicchi a Napoli negli ultimi tempi è fallita sotto i colpi di progetti che di futuro non avevano nulla: prima il fallimento della società di Maione, poi l’avventura vergognosa di Papalia e infine la scomparsa dopo pochi mesi di vita della Nuova Pallacanestro Napoli. Ora la città riabbraccia il basket grazie alla BPMED Napoli Basketball che questa mattina è stata presentata a Palazzo San Giacomo. Rivoluzionario il progetto portato avanti dalla giovane società che parteciperà al campionato di sviluppo (in pratica la prima divisione per soddisfare la curiosità dei calciofili): essere il primo club portato avanti in sinergia tra tifosi, sponsor e società sportiva. La Napoli Basketball è, infatti, la prima società in cui tifosi e sponsor avranno una rappresentanza nel consiglio direttivo.

A presiederla è Salvatore Calise, appassionato della palla a spicchi nonché noto conduttore radiofonico. Calise nel corso della presentazione che si è tenuta questa mattina nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo ha espresso la sua smania di cominciare questa avventura (il campionato parte domenica prossima): “Si avvicina il debutto e per noi è un sogno che si realizza. In pochi mesi abbiamo messo in piedi una delle più originali realtà della pallacanestro italiana, in grado di coinvolgere sponsor e tifosi. Non sono mancate, e non mancano ancora oggi, le difficoltà, c’è tanto lavoro da fare ma siamo certi di poter essere protagonisti. Abbiamo fatto tutto in poche settimane, ma questo non deve essere un alibi: vogliamo fare bella figura in campo e rappresentare nel migliore dei modi la nostra città”.

Città che si è stretta intorno alla neonata società come dimostrano le parole del sindaco De Magistris che ha parlato di una Napoli che non è solo calcio e ha augurato “le migliori fortune a una società nata da zero”. Fortune che passano anche da una struttura adeguata per ospitare la squadra ed è quello che ha assicurato l’assessore allo sport Tommasielli: “Vogliamo collaborare per rilanciare il movimento, la Napoli Basketball è una realtà interessante che ha tutto il nostro sostegno. Ci impegneremo per restituire quanto prima al basket napoletano la sua casa, quel Mario Argento oggi ridotto ad uno scheletro”.

Il tempo delle parole però sta per terminare: domenica Napoli riabbraccia il basket che conta e serviranno subito i primi punti per ridare entusiasmo ad una piazza troppe volte delusa. Poi toccherà alle istituzione regalare ai cittadini una casa dello sport degna di una grande città.

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