Michele Placido presenta il nuovo film e dedica importanti parole alla città di Napoli, cosa ha detto lo stimato attore e regista
Il famoso regista e attore Michele Placido si è recato a Napoli per presentare il nuovo film di cui è il regista, questo si intitola ‘L’ombra di Caravaggio’. Intervistato da NapoliToday si è lasciato sfuggire delle speciali parole nei confronti della città partenopea, rivelando cosa la città rappresenta davvero per lui.
![Michele Placido Napoli](https://www.vesuvius.it/wp-content/uploads/2022/11/Michele-Placido-08-11-2022-Vesuvius.jpg)
L’attore e regista ha un fortissimo attaccamento con la città di Napoli. Con un sorriso stampato sul volto ha infatti rivelato: “Per noi pugliesi la capitale d’Italia è sempre stata Napoli e non Roma.” Ha poi aggiunto: “Napoli è cultura, gastronomia e ricordi, tanti“.
Michele Placido ha raccontato che negli anni Cinquanta si recavano nella città partenopea quando lui era solo un bambino. Dai paesini della provincia di Foggia si andava a Napoli una volta l’anno per acquistare le stoffe per realizzare i vestiti. Il padre li portava poi a pranzo dalla ‘Zia Teresa’, dopo tutti questi anni conserva ancora moltissimi e speciali ricordi.
Michele Placido e l’attaccamento a Napoli, anche il figlio dedica importanti parole alla città
![Michele Placido Napoli](https://www.vesuvius.it/wp-content/uploads/2022/11/Michele-Placido-08-11-2022-Vesuvius-1.jpg)
Napoli non ha conquistato solo Michele Placido ma anche il figlio Brenno. Quest’ultimo fa parte del cast del film ‘L’ombra di Caravaggio’, dove veste i panni di Ranuccio Tomassoni. Nel film è l’antagonista di Michelangelo Merisi, ruolo interpretato da Riccardo Scamarcio.
Il figlio dell’attore e regista ai microfoni di Napoli Today ha fatto sapere che per lui Napoli è un luogo magico perché è una città che ha una storia incredibile. Come attore per lui è un privilegio aver potuto recitare nella città partenopea e in chiese come quella di Sant’Agostino.
Il figlio di Michele Placido ha anche rivelato che girare le scene nella chiesta di Sant’Agostino non è stato affatto facile perché il padre cambiava continuamente indicazioni. Ha continuato dicendo che stargli dietro è stato molto difficile, però ha imparato davvero tanto da quella giornata.