Bonus busta paga statale, si attendono gli arretrati: quando arriveranno

Arriva un nuovo aumento di stipendio per gli statali con il bonus busta paga. Prima però dovranno arrivare gli arretrati: tutte le info.

Sono tantissimi i dipendenti comunali che aspettano il bonus busta paga che gli permetterà di avere un aumento sul loro stipendio mensile. Scopriamo quindi quando arriveranno gli arretrati e tutti i dettagli sul bonus.

Bonus busta paga
Tutti i dettagli sul nuovo sussidio (Via WebSource)

Una grande fetta di dipendenti statali attende il bonus busta paga e soprattutto degli arretrati legati ai contratti del 2019-2021 e ai primi dieci mesi del 2022. A ricevere gli arretrati saranno soprattutto quattro settori pubblici: le Funzioni Centrali, di cui fanno parte Ministeri e le agenzie fiscali come l’Agenzia delle Entrate; gli enti locali, di cui fanno parte ad esmepio i Comuni; la sanità; la scuola. Alcune di queste categorie possono ritenersi fortunate di aver già ricevuto nella busta paga di luglio gli arretrati dovuti che, in determinati casi, hanno sfiorato soglia 2.900 euro.

Adesso i lavoratori che riceveranno tale “bonus” saranno quelli appartenenti al settore sanità, quindi gli infermieri, per i quali da poco è stato rinnovato il contratto nazionale. Sono ancora tantissimi i dipendenti comunali, che si domandano quando potranno vedranno i loro arretrati in busta paga. Inoltre in questo caso non è nemmeno facile poter dare una risposta certa ed univoca. Ad incidere sulla tempistica, infatti, ci sarà il Mef e non solo. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere riguardo l’arrivo degli arretrati.

Bonus busta paga, quando arrivano gli arretrati: c’entra il mef

Bonus busta paga
Tutti i dettagli del bonus e degli arretrati (Foto Pexels.com)

Prima di andare a vedere quando gli Enti locali potranno ricevere il “tesoretto”, bisogna fare una premessa sulle tempistiche di erogazione. Come abbiamo ampiamente anticipato, un ruolo fondamentale lo gioca il Mef. Questo infatti ha sollevato nelle precedenti settimane alcune obiezioni al testo della pre-intesa. In queste ore la Ragioneria generale dello Stato ha presentato una serie di osservazioni al testo dell’accordo firmato fra Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) e sindacati il 4 agosto scorso.

Il problema consiste nell’impossibilità del Mef di garantire una copertura economica agli aumenti di stipendio. Questi aumenti corrispondono in media 100 euro lordi, con un effetto di 117,53 euro nei calcoli della Funzione pubblica, per poter anche sbloccare i fondi accessori e i fondi per gli ordinamenti. Inoltre la ragioneria di stato ha chiesto nuove delucidazioni riguardo le “sezioni speciali” che il contratto prevede per i lavoratori con conoscenze e “professionalità specifiche. Il termine però è alquanto generale per la pubblica amministrazione. Purtroppo quindi non è possibile fornire con certezza una data in cui i dipendenti del comparto degli Enti locali riceverà la busta paga con i dovuti arretrati. I diretti interessati quindi non potranno fare altro che aspettare.

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