Bacoli, ripresa mentre si spogliava presso un lido: la denuncia

Una bagnante mentre si cambiava in una cabina di un lido di Baia, presso Bacoli, è stata ripresa di nascosto: la denuncia

Una bagnate ha deciso di denunciare, attraverso una lettere inviata presso la testata giornalistica Cronca Flegrea, quanto le è accaduto mentre si trova al mare. La donna è stata ripresa di nascosto mentre si cambiava.

Mare e ombrelloni
Mare e ombrelloni (Screenshot da Facebook)

Benedetta C., la donna che ha scelto di denunciare l’accaduto, aveva deciso di passare una giornata al mare. Tutto pensava fuorché potesse essere ripresa di nascosto. Ormai, la privacy sembra essere un’utopia.

Benedetta, domenica 17 luglio, si è recata al mare presso Baia, una frazione di Bacoli. Giunto il momento di andare via, prima di lasciare la spiaggia, ha deciso di andarsi a cambiare. Mentre si trovava, però, nella cabina del lido ha visto un cellulare strisciare nella sua cabina. Molto probabilmente in quel momento il telefono stava filmando la donna in procinto di cambiarsi. Nonostante l’immediata reazione, quando Benedetta ha aperto la porta della cabina per poter acciuffare il malintenzionato la cabina affianco, dalla quale è sbucato il cellulare, era vuota.

L’appello di Benedetta dopo essere stata ripresa in una cabina di un lido

Spiaggia
Spiata in una cabina di una spiaggia (Fonte: pexels)

Benedetta è stata ripresa mentre era intenta a cambiarsi il costume in una cabina. Nella lettera inviata alla testata giornalistica Cronca Flegrea, non solo ha voluto denunciare l’accaduto, ma ha invitato tutti a porre molta attenzione. Ormai, anche la semplice azione di cambiarsi è diventata un’ulteriore occasione di ansia. Molti non comprendono che, anche solo il gesto di far strisciare il cellulare in una cabina per riprendere, è una violenza psicologica. In questo modo un individuo non si sente protetto più da nessuna parte.

La preoccupazione, principale, però per Benedetta, oltre ad essere stata probabilmente ripresa, è che al posto suo ci potesse essere una bambina. Infine, nelle righe conclusive della lettera la donna si riferisce direttamente al malintenzionato. “A te che stavi filmando una ragazza che si spogliava […] magari […] sei sposato o peggio hai una figlia: immagina una cosa del genere capitare a loro, anche se mi auguro che […] possano non vivere mai il disagio che hai fatto provare a me“.

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