Centaurus, l’ultima variante del Covid: cosa c’è da sapere

Cresce l’allerta per l’ultima potente variante del Covid, il suo nome è Centaurus ed è la nuova preoccupazione dei virologi.

Continua a preoccupare la situazione Covid. Una piaga che, per breve tempo, ci stavamo illudendo di aver quasi superato, fino poi a ritrovarci nella stessa drammatica situazione. Crescono nuovamente i picchi di contagi e i decessi, tanto da aver reso necessario l’avvio della quarta dose.

Covid 19 Vesuvius 15-07-2022
Covid 19 Virus (Foto Pexels.com)

Ripartita a pieno ritmo la macchina di somministrazioni, che mirano ad essere 100.000 al giorno, si parla di seconda dose booster. Primi ad essere interessati, gli over 60 e categorie fragili che abbiano trascorso almeno 120 giorni dopo la terza dose o dopo l’infezione. La decisione si è resa indispensabile soprattutto a causa dell’aumentata circolazione delle diverse varianti Omicron, che hanno fatto rialzare la curva epidemica.

E se il ciclo vaccinale si impone dunque come soluzione chiave per fronteggiare il problema, con hub riaperti in tutte le regioni d’Italia, allo stesso tempo emerge la minaccia di qualcosa di ancora più preoccupante.

Centaurus: la sottovariante preoccupa, ancora più contagiosa

Vaccini Covid 15-07-2022 Vesuvius
Vaccini Covid (Foto Pexels.com)

E sembra proprio che il virus non abbia intenzione di rallentare, soprattutto perché continua a diventare sempre più potente a causa delle sue varianti. Questa volta arriva quella soprannominata Centaurus, la sottovariante Omicron Ba.2.75, che minaccia di essere ancora più contagiosa rispetto a Omicron 5.

I virologi sono sempre più preoccupati poiché il virus avrebbe già coinvolto alcuni paesi nel mondo ossia: Australia, Germania, Canada, Stati Uniti e Regno Unito. Sicuramente il periodo estivo e vacanziero non è dei più favorevoli inoltre, perché rende più semplice la trasmissione a causa dei numerosi viaggi. Il 7 luglio dunque, Centaurus è stato dichiarato “da monitorare” e nel frattempo gli esperti britannici spiegano le motivazioni.

Non sono tanto le singole mutazioni, ma il numero di combinazioni di mutazioni che ci preoccupano“, ha spiegato Peacock a The Guardian. Il virologo ha così puntato l’attenzione sulla difficoltà di monitorare una così rapida capacità di mutare e di trasformarsi, che potrebbe consentire a Centaurus di imporsi come nuovo BA.5.

Nel frattempo, spunta una curiosità attribuita al nome di questa sottovariante: sarebbe stato un utente qualunque di Twitter, che pubblica saltuariamente dati sulla pandemia, ad averla nominata qualche volta in questo modo. Il nome è stato via via utilizzato da giornali e testate che lo hanno fatto diventare “quasi ufficiale”.

Mary Ingrosso

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