Economia di guerra, un termine che sta tornando in voga: di che si tratta

Negli ultimi giorni stiamo assistendo molto spesso a uomini politici e leader nominare il termine “economia di guerra”. Ma di cosa si tratta effettivamente? 

La guerra tra Russia e Ucraina che sta sconvolgendo il mondo intero in questi ultimi mesi, sta avendo impatti enormi e disastrosi sull’economia, la geopolitica e in generale la vita di molti, se non tutti i paesi europei.

Aiuti governativi
Economia di guerra (Getty Images)

Dall’aumento di un po’ di tutti i prezzi fino alla scarsità di materie prime. Proprio per questo, nell’ultimo periodo stiamo assistendo a telegiornali e talk show di politica che parlano sempre di più di “economia di guerra”. Ma di cosa si tratta effettivamente?

In cosa consiste l’economia di guerra?

Guerra (Pixabay)
Guerra (Pixabay)

L’economia di guerra consiste in un adeguamento dell’economia del paese alla situazione di conflitto. Dunque il paese riorganizza le proprie risorse per garantire il proseguimento della capacità produttiva, e per renderla in grado di sostenere il periodo bellico.

In primo luogo inizia a diminuire la produzione di beni primari, gli scaffali dei supermercati si svuotano e diviene molto più difficile reperire cibi essenziali per qualsiasi famiglia, come pasta o pane. Alcune imprese inoltre, sono addirittura costrette a cambiare la propria produzione, in strumenti bellici adeguati a sostenere il conflitto. Come proiettili e armi.

Altra caratteristica tipica di un economia di guerra è l’aumento vertiginoso del tasso d’inflazione, dovuto al fatto che tutta l’economia del paese viene finanziata proprio da tasse e debito pubblico. Questo perché così gli stati posseggono un ampio potere d’acquisto sul momento. Allo stesso tempo però tale potere comporterà un vertiginoso aumento dei prezzi sul mercato.

Infatti una delle prime conseguenze di un’economia di guerra è proprio l’aumento del costo della vita; dunque aumento delle bollette, dei prezzi del cibo ecc. Proprio quello che stiamo vivendo durante questo periodo in Italia. In effetti gli italiani hanno subito l’incremento delle bollette di luce e gas, del prezzo della benzina, di beni alimentari e perfino di un semplice caffè al bar. Per tutti questi motivi che comportano la difficoltà nel reperimento delle risorse,  in un economica di guerra, lo stato può decidere di razionare i beni alimentari e in generale tutti i beni essenziali.

Per esempio è previsto per quest’inverno in Italia, un razionamento del gas e in generale dell’energia. 

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