Bonus banda larga anche per partite Iva e autonomi: cosa c’è da sapere

Il bonus banda larga per la connettività, inizialmente previsto per le società, viene esteso anche a lavoratori autonomi e partite Iva: tutti i dettagli

I voucher che vanno da un minimo di 300 euro ad un massimo di 2500 euro per l’attivazione dei servizi a banda larga, sono stati resi disponibili anche per le partite iva e i privati.

Bonus banda larga (Pixabay)
Bonus banda larga (Pixabay)

Questi bonus infatti, fino a qualche mese fa erano stati messi a disposizione solo delle aziende. A partire dal 23 maggio invece possono essere richiesti anche dai singoli utenti attraverso i classici canali di vendita dei vari operatori.

Le risorse disponibili per questi bonus, da destinare ad utenti e aziende sono di circa 545 milioni di euro. Precisamente il decreto risalente al 25 aprile, stabilisce che per i voucher di tipo C, ossia quelli con caratteristiche più performanti, saranno destinati ancora nuovi fondi. Questo perché a causa della grande richiesta da parte delle aziende, questi specifici incentivi, sono stati già esauriti all’interno di molte regioni.

Dunque a quanto pare i la tecnologia avanzata e le connessioni di una qualità maggiore stanno ottenendo tantissimo successo tra le varie aziende e non solo.

Bonus banda larga, i tipi di voucher disponibili

Banda larga (Pixabay)
Banda larga (Pixabay)

I vari tipi di voucher si differenziano precisamente in tre fasce. Vi sono i voucher di fascia A, che si dividono in A1 e A2. Per questo tipo di bonus sono state destinate circa il 40% delle risorse disponibili.  La connessione che si otterrà con questo tipo di voucher va ad una velocità massima tra i 30 e i 300 Mbps. E valgono circa 300 euro. Mentre poi ci sono quelli con velocità compresa tra i 300 Mbps e il Gigabit (che valgono almeno 500 euro). Inoltre va detto che per questo tipo di voucher non sono previste soglie di banda minima garantita e il contratto deve durare un minimo di 18 mesi fino ad un massimo di 36 mesi.

Poi vi sono quelli di fascia B, a cui è stato destinato il 50% delle risorse. Tutte le caratteristiche sono uguali a quelli di fascia A, con la differenza che in questo caso si garantisce una velocità minima di 30 Megabit.

Infine sono disponibili i voucher di fascia C. Per questo tipo di voucher, che sono forse i più cari, sono state destinate il restante 10% delle risorse. Le quali infatti, come è stato detto sono già terminate in molte zone. Il contratto deve durare un minimo di 24 mesi fino ad un massimo di 36 mesi. La velocità minima in questo caso è di 1 Gigabit, con velocità garantita di 100 Megabit. Il costo dei voucher arriva fino a 2 mila euro.

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