A causa dell’impennare della crisi economica, si sta assistendo nuovamente ad un’aumento dei prezzi. Ecco le soluzioni proposte dal governo
La guerra non finisce, i prezzi aumentano, la vita all’interno dei vari paesi europei costa sempre di più.
Negli ultimi giorni infatti, stiamo assistendo nuovamente ad un aumento vertiginoso del costo degli alimentari e ad una nuova impennata del prezzo della benzina. Per questo motivo il nostro esecutivo ha deciso di darsi tempo qualche settimana, in modo da valutare adeguatamente la situazione economica e geopolitica per poi agire con degli aiuti ai cittadini. Anche in ambito dell’Unione Europea il governo italiano ha proposto l’attuazione di strategie recovery energia o di guerra, con l’intento di far fronte alla grave crisi che sta colpendo inevitabilmente tutta l’Europa. In ogni caso la strada da fare anche in ambito europeo è tutta in salita e il governo non si aspetta di essere “accontentato” facilmente.
Proposte e ipotesi del governo italiano contro l’aumento dei prezzi
Dunque il premier Draghi ha previsto l’introduzione di nuove misure volte a sostenere i cittadini in questo periodo difficile. Allo stesso tempo però ha precisato che gli aiuti verranno introdotti tenendo conto non solo della situazione di crisi, ma anche e soprattutto delle risorse disponibili.
Circa un mese fa per esempio, Draghi, dinanzi al Parlamento europeo ha proposto di estendere Sure, che sarebbe uno strumento di emergenza dedicato al lavoro, agli interventi contro il caro energia. Il prossimo incontro nelle sedi europee avverrà il 23 e 24 giugno. Il nostro governo ha stabilito che se l’Unione Europea non dovesse approvare gli aiuti extra richiesti, si procederà lo stesso con risorse nazionali. Cercando però di evitare in ogni caso l’indebitamento eccessivo.
Le principali misure richieste consisterebbero in maggiori tagli alle accise, che attualmente costano al governo circa un miliardo di euro al mese. Ma per risanare un minimo la situazione attuale, ne servirebbero almeno due miliardi al mese. Poi altra azione urgente dovrebbe riguardare gli interventi a protezione dei salari. Va precisato che però in questo caso per interventi strutturali e maggiormente mirati, si dovrà attendere l’autunno, in quanto dovranno essere previsti e programmati all’interno della legge di Bilancio.
Dunque la popolazine è sempre più esausta di questa situazione che non da accenni di miglioramento. Ci auguriamo che le istituzioni nazionali ed internazionali si muovano e agiscano nel modo più risolutivo possibile, in modo da arginare il disastro che sta avvenendo.