Whatsapp, numeri italiani in vendita online: come verificare se c’è il tuo

Whatsapp, italiani a rischio: milioni di numeri di utenti del nostro Paese sono finiti in vendita online. Come verificare se c’è anche il tuo.

I dati rubati comprendono non solo i numeri di cellulare, ma anche nomi e cognomi dei proprietari degli account. 19 milioni di italiani coinvolti in questo furto di dati sensibili.

Whatsapp
Whatsapp (Foto: Pixabay)

Cento milioni di numeri Whatsapp sono finiti in vendita online. Un furto di dati sensibili che comprende anche nomi e cognomi degli utenti di ciascun account è stato segnalato da un rapporto ad opera di RedHotCyber. 19 milioni di questi sono numeri italiani, associati alle identità di persone del nostro Paese. L’enorme mole di dati sensibili è adesso in vendita sul forum BrechForum.

I dati sono aggiornati a gennaio 2022. La preoccupazione è tanta perché è confermato che sono interessati i dati quasi di un italiano su tre. Cosa potrebbe fare un malintenzionato con questi dati? Dalle truffe via sms all’inserimento dei numeri su database dannosi. Purtroppo il rischio è concreto e non sembra ci sia molto da fare. Se i nostri dati sono stati sottratti e messi in vendita online, non potremmo far altro che cambiare numero di cellulare su Whatsapp.

Whatsapp: rubati numeri di telefono e dati sensibili

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Il logo dell’app (Foto: Pixabay)

Un data breach così non si era mai visto ai danni di Whatsapp. È il più grave e di grosse dimensioni che l’app abbia mai subito. Un evento simile si era registrato già lo scorso anno: i dati di oltre 70 milioni di utenti, tra cui circa 24 milioni di italiani, pubblicati online su RaidForum.

Il rischio principale è l’arrivo di continui tentativi di phishing. Se arriva un SMS sospetto, fare sempre attenzione a tutto. Dal mittente al testo del messaggio. Non cliccare mai un link presente all’interno del messaggio se non si è certi al 100% che sia un link sicuro. Le truffe sono pericolose perché in pochi secondi potrebbero svuotare il tuo conto e rubare importanti dati sensibili.

Online è finita anche la prova che i numeri degli utenti italiani siano reali. Un utente si è messo in contatto con il responsabile del furto dei dati e ha ottenuto cinquemila numeri con rispettivi nomi e cognomi che certificano la provenienza italiana e la veridicità del fatto. Sono coinvolti utenti di tutto il mondo: non solo l’Italia, ma anche Stati Uniti d’America, Francia, Spagna, Russia, Regno Unito, Malesia, Olanda, Germania, Australia e tanti altri.

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