Bancomat, multe in arrivo: non puoi più rifiutarti di usarlo!

Pagamenti con il bancomat, multe in arrivo per gli italiani: non puoi più rifiutarti di usarlo. La scadenza è stata anticipata a giugno.

Cosa succede con il nuovo decreto inserito all’interno del Piano di ripresa e resilienza che il Consiglio dei Ministri sta per approvare. Altro che gennaio 2023, il termine è stato anticipato a quest’anno. Poco più di un mese alla partenza, multe in arrivo.

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Bancomat (Foto: Pixabay)

In arrivo una nuova stretta per i pagamenti in contanti. La decisione, annunciata da tempo, per combattere l’evasione fiscale era stata rimandata a gennaio 2023. Il Governo ha cambiato idea, anticipando il termine a giugno 2022. Cosa avverrà in questa data? I commercianti e gli esercenti che rifiutino di pagare con bancomat e carta di credito saranno multati. Multe in arrivo dal valore pari a 30 euro più una maggiorazione del 4 per cento dell’operazione non accettata. Una brutta botta per chi fino ad oggi non ha permesso ai clienti di pagare con carta.

Poco più di un mese e partirà la misura già prevista dal decreto legge 152 dello scorso anno. Il termine è stato anticipato di sei mesi e potrebbe essere approvato già nella giornata di oggi all’interno del pacchetto fiscale del nuovo decreto sul PNRR. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nelle prossime ore al vaglio del Consiglio dei Ministri, conterrà anche misure per un rafforzamento della fatturazione elettrica.

Multe in arrivo per chi rifiuta il pagamento con Bancomat

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Carta di credito (Pixabay)

L’Italia è chiamata a mettersi in regola con gli altri Paesi europei. Il pagamento elettronico con carta è diffuso ovunque in Europa anche per cifre molto piccole, a differenza di quanto accade in Italia. Spesso i clienti si sentono rispondere che il commerciante non ha il Pos (mentre per legge qualsiasi attività commerciale è obbligata ad averlo), oppure che è momentaneamente fuori uso o ancora che manca la corrente elettrica. Tutte scuse per incassare il pagamento in contanti. Da giugno, però, questa pratica scorretta sarà punita.

Il pagamento elettronico non si potrà rifiutare al cliente, pena una doppia multa: il valore fisso di 30 euro, come detto, a cui si aggiunge la percentuale sulla somma che non si è permesso di pagare. Il pacchetto fiscale potrebbe contenere inoltre l’obbligo di fatturazione elettronica anche al di sotto dei 65 mila euro. Il cambiamento sarebbe davvero grosso per i titolari di partita Iva a regime forfettario, fino ad oggi esentati.

Novità anche per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione e i concorsi pubblici, con i bandi di concorso da pubblicare obbligatoriamente sul portale InPa. La piattaforma sarà anche la via d’accesso alle procedure di mobilità dei dipendenti pubblici.

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