Bonus supplenti, contributi fino a 600 euro: come far domanda

É stato approvato un bonus supplenti a favore dei docenti precari che consente di ottenere fino a 600 euro: tutti i dettagli 

Stanno per arrivare, per l’anno 2022, anche delle nuove misure per i docenti precari, facciamo riferimento quindi alla categoria dei supplenti.

Bonus supplenti
Bonus supplenti (Fonte: Pixabay)

Sarà, infatti, introdotto un bonus che partirà da un minimo di 400 fino ad un massimo di 600 euro. Potranno beneficiare di tale incentivo i docenti della scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado del sistema nazionale di istruzione pubblica. Il bando è stato approvato dalla regione Lazio. Grazie a questo intervento, i docenti che lavorano con un contratto a tempo determinato potranno godere del bonus.

Tuttavia, è necessario che lavorino nella scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado del sistema nazionale di istruzione pubblica, sul territorio della Regione Lazio, e che siano inseriti all’interno delle Graduatorie ad Esaurimento (GAE), Graduatorie Scolastiche Provinciali (GPS). Il sito MiurIstruzione ha chiarito che potranno fare apposita domanda i docenti la cui immissione al ruolo è avvenuta a partire dal mese di settembre 2021.

Bonus supplenti, tutto quello che c’è da sapere

Bonus supplenti
Bonus supplenti (Fonte: Pixabay)

Le domande per ottenere tali somme potranno essere inoltrate nei seguenti archi temporali: dal 28 marzo all’11 aprile, dal 27 aprile all’11 maggio, dal 27 maggio al 10 giugno ed infine dal 27 giugno all’11 luglio.

Il contributo sarà così ripartito:

  • 600 euro per insegnanti che hanno ottenuto uno o più incarichi di insegnamento per un periodo pari a 12 mesi
  • 400 euro per insegnanti che hanno ricoperto uno o più incarichi di insegnamento per un periodo totale compreso tra 6 mesi e 12 mesi

In tal modo, come riporta SkyTg24, si potranno perciò acquistare con un importo massimo del 30% dell’incentivo richiesto libri di lettura e approfondimento. O ancora pubblicazioni accademiche; abbonamenti a riviste specializzate; ticket per mostre, spettacoli teatrali ed eventi culturali; materiale elettronico (tablet; e-book; personal computer portatili). Per finire anche software utili alla didattica; abbonamento per connessione wi-fi nell’abitazione di residenza/domicilio. L’incentivo sarà concesso per una sola volta e l’importo sarà determinato in base alla durata del periodo dell’incarico di insegnamento nell’anno scolastico 2021/2022.

Invece con almeno il 70% del contributo richiesto, si potranno acquistare corsi di alta formazione, corsi di formazione e aggiornamento presso enti accreditati dal Ministero dell’Istruzione da fruire in presenza o in modalità on line. O ancora corsi di formazione finalizzati all’acquisizione di certificazioni tecniche o linguistiche. Ma anche corsi di approfondimenti di natura tecnica, informatica o legati alle competenze di tipo trasversale (soft skills) erogati in presenza o in modalità on line.

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