Vodafone vittima di un attacco hacker, rubati 200 GB di dati: clienti in pericolo?

Nuova batosta per Vodafone, vittima di un attacco hacker che ha sottratto oltre 200 GB di dati: i clienti sono in pericolo? Cerchiamo di capire

Spunta una nuova clamorosa batosta per Vodafone vittima di un nuovo attacco hacker. L’operatore, infatti, è stato colpito da un certo LAPSUS$ che avrebbe rubato oltre 200 gigabyte: tutti i dettagli dell’attacco.

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Il nuovo attacco all’operatore rosso (Via Screenshot)

Vodafone questa mattina ha voluto confermare l’attacco hacker nei suoi confronti. L’operatore rosso, infatti, ha rivelato di essere attualmente a lavoro con le forze dell’ordine per fare luce sulle minacce ricevute dal gruppo hacker chiamato Lapsus$. In questi giorni il gruppo di cyber-criminali sta acquisendo popolarità, visto che si è reso protagonista di un colpo ai danni del colosso dell’hi-tech NVIDIA.

Adesso il gruppo hacker ha minacciato di voler pubblicare il codice sorgente dell’operatore telefonico. Stando alle prime indiscrezioni Lapsus$ sarebbe riuscito ad estorcere già 200 gigabyte di dati che adesso sono nelle loro mani. In pericolo non ci sono solamente i clienti, ma anche l’operatore stesso, visto che gli hacker hanno minacciato di pubblicare il codice sorgente. Andiamo quindi a vedere perché sono ore caldissime per la compagnia telefonica.

Vodafone vittima di un attacco hacker: il pericolo per l’operatore

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L’operatore telefonico a lavoro con le forze dell’ordine dopo l’attacco (via web)

Le minacce del gruppo hacker in questione sono arrivate tramite un sondaggio postato su un canale Telegram. Inoltre questo stesso sondaggio dovrebbe terminare il prossimo 13 marzo e tra le opzioni troviamo proprio “200 gigabyte di codice sorgente di Vodafone”. Per questo motivo l’operatore telefonico è dovuto intervenire d’urgenza.

Infatti con un comunicato, Vodafone ha annunciato: “Stiamo indagando sulla minaccia insieme alle forze dell’ordine e, a questo punto, non possiamo commentare la sua credibilità“. Inoltre il portavoce della compagnia parlando a CNBC ha poi continuato: “Tuttavia, ciò che possiamo dire è che generalmente i tipi di repository a cui si fa riferimento nell’affermazione contengono codice sorgente proprietario e non contengono dati dei clienti“.

Questo ovviamente non è il primo attacco da parte del gruppo, che da diverse settimane si sta facendo notare in rete. Infatti sempre Lapsus$ ha rivendicato anche l’attacco hacker ai danni di Samsung. Anche in quel caso il gruppo di cyber-criminali era riuscito a prendere di mira il codice sorgente di alcuni prodotti. Secondo le prime indagini i primi device ad essere attaccati furono i Galaxy. Adesso nel mirino degli hacker, invece, è finita Vodafone che in queste ore lavora con le forze dell’ordine per difendersi.

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