Napoli, Operazione Oro Rosso: sequestrate due tonnellate di rame

Nel corso dell’Operazione Oro Rosso i Carabinieri hanno sequestrato circa due tonnellate di rame e rifiuti speciali, tra Napoli e Salerno

operazione oro rosso
Operazione Oro Rosso (Fonte: Screenshot)

A seguito di un’accurata indagine delle Forze dell’Ordine, 4 persone risultano indagate, 317 persone controllate. Inoltre 55 siti di materiali ferrosi sono stati ispezionati e 48 operatori del Compartimento Polizia Ferroviaria per la Campania impegnati nell’Operazione Oro Rosso. I Carabinieri hanno sequestrato 1,2 tonnellate tra rame, materiali ferrosi, rifiuti speciali e accumulatori di piombo esausti.

Questo tipo di controllo è disposto periodicamente dal Servizio Polizia Ferroviaria su scala nazionale. L’obiettivo è quello di contrastare il fenomeno dei furti di rame in ambito ferroviario e lo smaltimento illecito di rifiuti pericolosi. Le operazioni si svolgono mediante controlli a tappeto in depositi di materiali ferrosi e rottamai.

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Operazione Oro Rosso, denunciate 4 persone

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Le forze dell’ordine a lavoro stamattina (via Carabinieri di Salerno)

In particolare, i Carabinieri hanno denunciato per ricettazione e gestione illecita di rifiuti un trentacinquenne italiano, amministratore unico di un deposito in provincia di Salerno. Gli agenti, durante i controlli, all’interno del sito, hanno rinvenuto e sequestrato 350 kg di cavi di rame sottratti a Rete Ferroviaria Italiana. Inoltre, i militari hanno denunciato un quarantasettenne di Salerno e un napoletano di sessantasette anni per gestione di rifiuti non autorizzata in due siti allocati rispettivamente a Scafati e a Napoli. Nel primo deposito le Forze dell’ordine hanno sequestrato 200 kg di rame e altri rifiuti metallici. Mentre nel secondo 332 kg di rame e una macchina usata per rimuovere la guaina esterna dei cavi.

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Gli agenti hanno posto sotto sequestro entrambi i depositi in attesa di determinazioni dell’Autorità Giudiziaria. Infine, un napoletano di trentanove anni è stato denunciato perché responsabile del reato di gestione e stoccaggio illecito di rifiuti speciali pericolosi. Nella ditta, di cui risulta amministratore unico, i Carabinieri hanno sequestrato 25 accumulatori al piombo altamente inquinanti non bonificati, di varia tipologia e amperaggio per un peso complessivo di 400 kg.

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