Parigina, ma di Napoli: come nasce il nome della pizza rustica partenopea

Un prodotto culinario tipico della tradizione napoletana: la parigina. Ma come nasce la pizza rustica partenopea? Scopriamone insieme l’origine.

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La parigina, la tipica pizza rustica della tradizione napoletana (via social)

La cucina partenopea è ricca di pietanze che sono famose in tutto il mondo: la pizza è sicuramente tra le più importanti. In Campania, in particolare a Napoli, è quasi una religione. Non tutte le pizze, però, sono uguali e non tutte hanno la stessa storia d’origine. Il caso che trattiamo oggi, quello della parigina, è emblematico. Così come per la margherita, anche questa pietanza ha alle spalle una storia che si confonde tra realtà e mito. Scopriamo insieme l’origine della pizza rustica partenopea.

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La parigina: come nasce la pizza rustica partenopea?

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L’impasto della pizza rustica napoletana (via social)

Pochi e semplici ingredienti che danno vita ad un prodotto culinario invitante e gustoso. Come nasce la parigina partenopea? Il nome , a primo impatto, ricorderebbe per assimilazione la Francia. In questo caso, però, bisogna ricorrere al napoletano per poter intendere il significato sotteso del termine. Nel dialetto partenopeo il senso si trasforma ed è stravolto: “pa’ regina”, “per la regina” in italiano. La pronuncia in un’unica emissione di fiato crea l’effetto di una sola parola.

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Secondo la tradizione, infatti, questa pizza ha avuto origine per la prima volta come omaggio ad una regina del Regno delle Due Sicilie. Pare che l’ideazione sia di alcuni cuochi al servizio dei Borbone. L’aggiunta della pasta sfoglia che ricopre la parte superiore ed inferiore dell’alimento, però, risalirebbe ad un’intuizione proveniente dalla Francia dell’800: l’ideatore è stato il francese Marie Antoine Carême. Su questo aspetto, però, c’è chi pensa che l’aggiunta sia dovuta ad una rosticceria Sant’Antonio di Afragola. Di seguito la preparazione della parigina.

Ingredienti e ricetta per prepararla

  • 1 rotolo di pasta sfoglia
  • 400 gr di farina
  • 200 ml di acqua
  • 300 gr di pomodori
  • 200 gr di prosciutto cotto
  • 300gr di mozzarella (in sostituzione si può optare per la provola)
  • 25 gr di lievito di birra
  • 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
  • sale q.b.

Sciogliere il lievito in un mezzo bicchiere d’acqua tiepida. Versarlo in una ciotola in cui si aggiungono la farina, il sale e l’olio. Si mescola fino a rendere il tutto un panetto morbido. Attendere il tempo di lievitazione: circa 2 ore. Successivamente, stendere l’impasto fino ad ottenere la sfoglia. Farcire lo stato inferiore con il prosciutto, i pomodori (conditi in precedenza), la mozzarella (o la provola) tagliata in maniera sottile. Ricoprire il tutto con un altro strato di pasta sfoglia facendo attenzione a sigillare bene i bordi esterni. Bucherellare la sfoglia spennellare con un po’ di olio o latte. Cuocere il tutto in un forno già caldo ad una temperatura di 190°C per circa 30 minuti. Una volta cotta, bisognerà solo attendere che si raffreddi per tagliarla, servirla e gustarla.

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