DAZN, il Codacons ci va giù pesante: grave esposto

DAZN continua ad avere problemi nella trasmissione delle gare. Il Codacons si muove e cerca di vederci chiaro nella faccenda.

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Continuano i problemi per la nota emittente (via web)

Le gare di Sampdoria-NapoliTorino-Lazio sono state l’ennesima delusione per molti tifosi. In tanti hanno lamentato diversi problemi di connessione, altri invece non sono riusciti affatto a guardare la gara. La nota piattaforma di streaming ha cercato di trovare una soluzione indennizzando i clienti su una situazione del tutto eccezionale.

Ma non tutti gli utenti sono disposti ancora a tollerare ulteriori disservizi. Le associazioni dei consumatori sono ormai sul piede di guerra e vogliono trovare soddisfazione in altri modi. La stagione calcistica, infatti, è stata caratterizzata da numerosi problemi, risolti successivamente dalla stessa emittente. Le soluzioni però non bastano più, ed ecco che il Codacons decide di andare oltre.

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DAZN, il Codacons presenta un esposto

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La piattaforma assicura investimenti massicci sulle infrastrutture (via web)

Nelle scorse giornate DAZN ha promesso futuri investimenti per il potenziamento delle infrastrutture. Nel frattempo però i problemi permangono e gli ultimi imprevisti rappresentano la goccia che fa traboccare il vaso. Il Codacons infatti ha presentato un esposto nei suoi confronti per possibile “Truffa e inadempimento di fornitura“.

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Nell’annuncio diramato si legge un chiaro invito alla Magistratura nell’avviare un’indagine penale. Nel frattempo l’associazione starebbe studiando un rimedio per chiedere la revoca dei diritti Tv assegnati dalla Lega Calcio. Nell’annuncio si legge inoltre: “Vogliamo capire se i disservizi che si stanno verificando con eccessiva frequenza sulla piattaforma Dazn possano avere risvolti penali. I contratti stipulati dalla società con la Lega di A possono infatti essere equiparati a servizi pubblici. I problemi tecnici che investono la piattaforma potrebbero realizzare la fattispecie di Inadempimento di contratti di pubbliche forniture ai sensi dell’art.355 del codice penale. A questo si aggiunge anche l’ipotesi di truffa a danno degli abbonati che hanno pagato un servizio che non ricevono o del quale godono soltanto parzialmente”.

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