Clan Mallardo, sequestrati oltre 17 milioni: blitz ad un imprenditore

La Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 17 milioni di euro ad un noto imprenditore appartenente al Clan Mallardo

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La Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli ha proceduto alla confisca, tra Campania e Lazio, di un corposo patrimonio del valore di 17.600 mila euro. L’ingente somma è interamente riconducibile a Michele Palumbo, nato a Villaricca, in provincia di Napoli nel 1952, appartenente al clan Mallardo.

La Guardia di finanza ha sequestrato 17 immobili tra i comuni di Giugliano, Aversa, Mentana, e Monterotondo, 11 terreni nel comune di Mentana, tutti riconducibili al Palumbo e al suo nucleo familiare. Inoltre le Fiamme Gialle hanno acquisito anche diverse quote relative a una società operante nel settore immobiliare con sede a Fonte Nuova. il Il G.I.C.O.  ha fatto emergere un enorme divario tra le fonti di reddito lecite di cui il soggetto disponeva ufficialmente e il patrimonio di beni mobili e immobili di rilevante valore negli anni.

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Clan Mallardo: le indagini della Direzione Antimafia di Napoli

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La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha eseguito le indagini, nel periodo dal 2010 al 2021. Ed ha emanato diversi provvedimenti di sequestro preventivo e di misure di prevenzione patrimoniali disposti dai Tribunali di Roma e Napoli. Come si legge nella sentenza dello stesso Tribunale di Napoli, il clan Mallardo ha investito i propri proventi illeciti in attività immobiliari facenti capo al Palumbo. Il sodalizio era incoraggiato dal genero dell’imprenditore, Giuseppe D’Alterio, esponente di rilievo dello stesso clan.

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Palumbo fu condannato nel marzo scorso a 12 anni di reclusione. Con la sentenza di primo grado nell’ambito del processo “Caffè Macchiato” venne condannato per concorso esterno all’associazione camorristica e intestazione fittizia di beni aggravata. In base alla ricostruzione fatta dal pm della Dda Maria Cristina Ribera il clan Mallardo avrebbe imposto l’acquisto del caffè Seddio a numerosi commercianti dell’hinterland.

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