Charlie Watts, è morto il batterista dei Rolling Stones

Si è spento Charlie Watts, storico batterista del gruppo Rolling Stones. L’artista aveva rinunciato al tour con la band.

Charlie Watts
È scomparso il noto batterista dei Rolling Stones (Getty Images)

È morto all’eta di 80 anni il batterista dei Rolling Stones Charlie Watts. L’artista aveva dovuto rinunciare all’ultimo tour del gruppo britannico a causa dei suoi problemi di salute. “Per la prima volta sono andato fuori tempo” aveva detto. “Sto lavorando per tornare in forma, per ora è meglio che segua i consigli dei medici“.

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A darne l’annuncio è stato il suo addetto stampa Bernard Doherty. Attraverso una nota, l’uomo ha diffuso le seguenti parole: “È con immensa tristezza che annunciamo la morte del nostro amico Charlie Watts. Si è spento pacificamente in un ospedale di Londra all’inizio della giornata, circondato dalla sua famiglia. Chiediamo gentilmente che la privacy della famiglia, dei membri della band e degli amici più stretti sia rispettata in questo momento difficile“.

Charlie Watts, una carriera al servizio del rock

Charlie Watts
L’uomo aveva sospeso il suo tour con la band (Getty Images)

Il batterista aveva iniziato la sua carriera nel 1963, legandosi al gruppo capitanato da Mick Jagger e proseguendo insieme un percorso durato 60 anni. Già in passato aveva avuto diversi problemi di salute. Nel 2004 si sottopose a due operazioni a causa di un cancro alla gola. Nel 2011 fu necessario rimuovere dei linfonodi e seguire un ciclo di radioterapie.

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In un’intervista aveva delineato l’evoluzione dei Rolling Stones in questi anni: “Abbiamo iniziato come tizi bianchi inglesi che suonavano musica nera americana“. Col tempo il loro stile cavalca i vari anni, adattandosi per quanto possibile alle nuove mode. Watts rimane comunque legato al jazz, con il quale aveva cominciato, tanto da avere una sua band e portare avanti vari progetti collaterali nel corso degli anni. Nel documentario di Martin Scorsese Shine a Light, è possibile apprezzare le doti musicali dell’artista. Il regista, durante le riprese, era riuscito a catturare l’uomo che seguiva il tempo del noto brano Jumpin Jack Flash già dietro le quinte.

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