Reazione a Catena, Sara delle Sibille minacciata: decisione drastica

Reazione a Catena, Sara delle Sibille campionesse in carica denuncia un gravissimo episodio: la decisione adesso è drastica. Cosa è successo.

Reazione a Catena
Sara delle Sibille (Reazione a Catena)

Sara Vanni è una delle tre Sibille, la squadra di Reazione a Catena tutta al femminile che da tempo si conferma campione di puntata. Sara è la più attiva sui social, su Twitter ogni giorno commenta in diretta la puntata trasmessa su Rai Uno scherzando con i fan e rispondendo anche a chi la trova “poco simpatica” (per usare un eufemismo).

Nei giorni scorsi, i social si erano sbizzarriti per un possibile doppio senso. Gli indizi erano: quando ormai sei grande / in bocca / spingendo. L’umorismo spicciolo ha fatto pensare a tanti che si potesse trattare di un gesto sessuale, ma la risposta giusta (indovinata da Sara) era dente del giudizio. Rispondendo al tweet di un utente che faceva riferimento al suo sguardo malizioso, la concorrente ha rilanciato con un’altra foto scrivendo: “Io che non sono etero”. Un coming out in piena regola, la Vanni anche successivamente ha confermato il suo orientamento sessuale.

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Reazione a Catena, Sara delle Sibille minacciata e insultata

Reazione a catena
Il programma in onda su Rai Uno

Dopo le ultime dichiarazioni di Sara, l’atmosfera è divenuta tossica. La stessa Sibilla ha denunciato una serie di episodi molto spiacevoli: minacce e insulti omofobi immotivati verso l’insegnante di Torino.

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Ecco la testimonianza di Sara, che ha deciso di non commentare la puntata di Reazione a Catena sui suoi profili social: “A causa delle minacce ricevute nei miei confronti, della mia famiglia e dei miei amici ho esposto una querela verso alcuni profili e questa sera non commenterò sui social Reazione a Catena che, ricordiamo, è un gioco e quello doveva restare. Grazie a tutti per il supporto. In tutto questo sono stata insultata e minacciata anche per il mio orientamento sessuale. Se la legge Zan fosse stata approvata, avrebbe costituito un’aggravante”.

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