Avellino, giudizio immediato per i fidanzati killer: la decisione del tribunale

Riceveranno il giudizio immediato i due fidanzati di Avellino che uccisero Aldo Gioia, 53 anni, padre di lei: la decisione del gip.

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Giudizio immediato per i due fidanzati killer (foto pagina Facebook Polizia Penitenziaria)

Svolta nel caso della morte di Aldo Gioia, uomo di 53 anni ucciso dalla figlia Elena Gioia e dal fidanzato Giovanni Limata, lo scorso 23 aprile. Infatti il gip del Tribunale avellinese Paolo Cassano, ha accolto la richiesta avanzata dal sostituto procuratore Vincenzo Russo fissando l’inizio del processo per il 27 ottobre prossimo. Ad incastrare i giovani killer di 23 e 18 anni ci avrebbero pensato le prove troppo evidenti.

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Infatti i due avevano progettato il delitto nei minimi dettagli. Sia il 23enne che la 18enne si sentivano ostacolati nella loro relazione amorosa, decidendo così di attentare alla vita di Aldo Gioia. Inoltre i due inizialmente avevano mentito agli inquirenti affermando che il delitto era frutto di una rapina finita male. La svolta avvenne con la confessione della madre della ragazza, che puntò il dito contro i due.

Avellino, decisione sui fidanzati killer: il processo fissato al 23 ottobre

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Al momento in due sono in carcere (Foto Facebook)

Dopo l’omicidio di Aldo Gioia, sia la figlia Elena che Giovanni Limata sono attualmente reclusi nel carcere di Avellino e non hanno avuto modo di incontrarsi dalla sera del delitto. Infatti prima dell’omicidio Elena diede al suo fidanzato le ultime disposizioni. Così Elena gli lasciò la porta di casa aperta e lui con un coltello da caccia attentò alla vita di Aldo.

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Allo stesso tempo Elena preparava gli zaini per la fuga. Subito dopo l’omicidio accorse sulla scena del delitto Liliana Ferraiolo, moglie di Aldo, e la figlia più grande Emilia di 23 anni. Le urla delle due donne fecero desistere il giovane dal proposito di sterminare tutta la famiglia, come invece aveva organizzato in accordo con Elena. Il giovane inoltre riuscì inizialmente a scappare prima dell’arrivo del 118 e delle forze dell’ordine. La parola adesso passa al giudice che il prossimo 27 ottobre deciderà la pena.

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