Haiti, omicidio presidente: arrestato presunto mandante

Haiti, vanno avanti le indagini della polizia: preso l’uomo ritenuto capo del piano ma ci sono anche altri sospetti

Haiti
Il presidente assassinato Jovenel Moïse (Getty Images)

Dopo quasi una settimana dall’omicidio di Jovenel Moïse, il presidente di Haiti, avvenuto tra martedì e mercoledì della settimana scorsa, arriva l’arresto dell’uomo accusato di aver ideato l’operazione. Si tratta di Christian Emmanuel Sanon, un medico 63enne che vive in Florida, negli Stati Uniti.

Il suo nome è emerso dagli interrogatori svolti al membri del commando arrestati qualche giorno fa. Sanon era tornato a Port au Prince recentemente con l’obiettivo di diventare presidente. C’erano dunque le intenzioni di attuare un golpe.

Il capo della polizia di Haiti, Leon Charles, ha detto chiaramente che il medico aveva degli “obiettivi politici” e che dopo venti anni in Florida il mese scorso era tornato ad Haiti accompagnato da alcuni colombiani (gli assassini che hanno fato irruzione in casa del presidente) che garantivano la sua sicurezza. In tutto sull’isola erano sbarcate ventitré persone.

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Haiti, il presidente non doveva essere ucciso

Il capo della polizia di Haiti Leon Charles (Getty Images)

Sanon però non sarebbe l’unica mente dell’operazione. Il capo della polizia ha affermato che sarebbe stato in contatto con altre due persone che erano a capo del piano ma non ha fatto nomi dei sospetti. Dagli interrogatori sono emersi altri dettagli: Jovenel Moïse doveva essere arrestato e non ucciso come invece poi è avvenuto. “La missione è poi cambiata” ha detto durante la conferenza stampa.

La morte del presidente non sarebbe quindi avvenuta in modo accidentale, l’irruzione non aveva l’obiettivo di arrestarla ma poi qualcosa è andato storto ed è stato ucciso, si sarebbe trattato proprio di un cambio di strategia.

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Il piano messo a punto è stato grande visto il numero di persone coinvolte non sono nell’omicidio materiale ma anche nell’organizzazione. Il medico Sanon avrebbe reclutato le persone da una società di sicurezza venezuelana che si chiama CTU.

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