Paola Perego su Andreotti: “Credevo fosse morto, gli cadeva la testa”

Paola Perego in una recente intervista ha raccontato le sensazioni provate quella volta che dovette far fronte all’attacco ischemico di Giulio Andreotti in diretta tv.

Paola Perego
Paola Perego si racconta a Belve (via screenshot)

Ai microfoni di Francesca Fagnani per il programma Belve, in onda ieri venerdì 2 luglio su Rai2 in seconda serata, Paola Perego ha raccontato tanto della sua vita. La conduttrice si è messa a nudo svelando molti retroscena della sua vita privata, ma anche le tante delusioni e sofferenze vissute in ambito lavorativo.

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La donna ha riferito, infatti, di aver subìto diverse “vendette trasversali” nel corso degli anni a causa del ruolo di marito Lucio Presta, tra i più importanti agenti nell’ambito della tv italiana. In più di un’occasione, la Perego si è vista sfavorita e danneggiata. “Mio marito è una persona onesta e se per un programma bisogna proporre qualcuno, sicuramente non farà il mio nome. Il motivo è semplice: non vuole che si pensi che la proposta arriva perché sono sua moglie”, ha spiegato senza remore la donna.

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Paola Perego racconta l’accaduto con Giulio Andreotti

Paola Perego
Paola Perego (via social)

Tra i tanti momenti che hanno segnato la sua carriera, la conduttrice è diventata virale sul web nel corso degli anni per ciò che accadde con Giulio Andreotti. Il sette volte Presidente del Consiglio, nel corso di un’intervista concessa in un programma condotto dalla stessa Paola Perego, ebbe un attacco ischemico in diretta. Attimi di tensione, di paura e di sbigottimento. La donna ha raccontato le sue sensazioni in quegli istanti che sembravano drammatici.

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Non lo toccavo per paura che fosse morto, che gli cadesse la testa lì sulla poltrona. Giuro, quella era la mia paura. Gli autori erano tutti paralizzati e quindi ho mandato la pubblicità. A quel punto – racconta – si è alzato, si è ripreso e mi ha chiesto come fosse andata l’intervista. Il suo medico dopo ha chiamato spiegando che si trattava di un piccolo attacco ischemico”. Un ricordo evocato con il sorriso sulle labbra: il grande spavento lasciò spazio al sollievo per lo scampato pericolo.

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